Mattia Bari è nato a Taranto, si è diplomato al liceo artistico, per poi trasferirsi a Milano, dove ha frequentato lo IED (Istituto Europeo di Design) laureandosi in piena pandemia. Lo abbiamo incontrato per caso durante una traversata della Baia di New York, su uno dei traghetti che collega Wall Street a Governors’ Island, di ritorno da una giornata passata da entrambi alle terme.
Cosa ti ha portato a NY? Da quanto abiti qui? “Sono partito per NYC a luglio 2022, oltretutto in quel periodo il mio personaggio (“Fake”) cominciava a essere richiesto in America, sono infinitamente grato per questo. Avevo una chiara visione di ciò che volevo fare, penso sia una delle cose più importanti, sapere dove stai andando, ho sempre pensato che se puoi credere in qualcosa di grande puoi ottenerla, era una sfida con me stesso, il viaggio della vita: partire e realizzare la propria
visione. Ero al corrente dei sacrifici fatti fino ad allora, e che sarebbe stato un viaggio che doveva
cambiare tutto. Appena ottenuto il visto O-1 come extraordinary alien, sono partito”.
Di che cosa ti occupi? Cosa ispira la tua arte? “Sono artista e performer, direttore creativo del mio personal brand che crea idee, immagini e strategie visive di comunicazione out-of-the-box per marchi, celebrità, popstar e professionisti trasformando le loro visioni e l’identità del marchio. A New York sono conosciuto con il nome di popstart (popstar of art), un originale appellativo attribuitomi dall’artista italiano Augusto Sciacca”.

“Come performer, la popstart incarna la sua brillante estetica pop trasformandola in eventi interattivi. Lavoro molto con la cultura pop, dove con design e progetti accattivanti nascondo messaggi sociali rilevanti e spesso controversi. Il concept “fake” ne è un
esempio. Il mio nuovo personaggio pop Fake, con una maschera sul volto (simbolo del
brand), di cioccolato esteriormente e acido interiormente, rappresenta un personaggio
fresco e ironico che esorcizza la falsità della società attuale. Controverso e culturale, Fake
è una caricatura del mondo contemporaneo dominato dagli artifici e trappole del nostro
ego, e ha come obiettivo quello di rimuovere la maschera. Una tematica molto attuale che parla alla gente. Attualmente è in esposizione e in vendita nella galleria El Dorado e da Doors a Soho”.
Quali sono i prossimi appuntamenti con le tue performance? “I primi due eventi appena conclusi aprono la strada a una serie di proposte ed eventi creativi da fine novembre, dove la galleria El Dorado, promuoverà nuove opere che con il loro aspetto di cioccolato saranno il piatto preferito di chi si sente di divorare la falsità rimuovendo la maschera”.
Cosa diresti a un ragazzo che come te vuole partire, ma non osa? “Tu puoi tutto, dipende solo da te, l’atto di coraggio è nel partire ora, senza scuse, la vera felicità è dietro la paura. Come esseri umani ognuno di noi ha una missione, ed è quella cosa che spesso ti passa per la mente. Il segreto è capire che se puoi vederlo nella tua mente, sei più vicino di quanto pensi e puoi realizzarlo nella realtà, è tutto a tua disposizione, solo tu puoi fermarti. Partire è essere già dentro il viaggio, staccarsi dalle sicurezze e abbracciare la vita vera, un atto di coraggio meraviglioso. Nulla è impossibile se sei sicuro di te e se sei il primo fan di te stesso puoi ottenere tutto”.