Quando l’Italia dei piccoli e suggestivi borghi dove il tempo sembra essersi fermato, dove la cultura, la storia, l’architettura e la cucina chiamano gli italiani sparsi nel mondo. Un invito per visitare questi piccoli tesori del grande patrimonio delle eccellenze italiane. Un richiamo per vedere le incantevoli meraviglie naturali, culturali e artigiani e conoscere la gastronomia locale e i prodotti che in questi borghi vengono manufatti.
È successo nell’elegante sede dell’Italian Trade Agency, a Manhattan dove Fiorello Primi, presidente dell’Associazione dei Borghi più belli d’Italia e l’onorevole Angelo Sollazzo, presidente della Confederazione degli Italiani nel Mondo, si sono incontrati con la comunità italiana di New York per presentare la loro iniziativa.
Sotto l’accurata regia di Alessandro Crocco, presidente dei Comites di New York, New Jersey e Connecticut, il padrone di casa, il direttore dell’ICE di New York Antonio Laspina, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza dei piccoli comuni sia per le loro qualità di vita, che per le caratteristiche dei prodotti artigianali che vengono realizzati nei piccoli centri che con la loro indiscutibile qualità, come una calamita, attraggono il turismo e rilanciano il made in Italy.
Il Console generale di New York, Fabrizio di Michele, ha parlato dei legami degli italiani emigrati negli Stati Uniti con il loro Paese di origine e come il Consolato cerchi di essere sempre più efficiente e presente con la comunità italiana di New York, New Jersey e Connecticut, dando particolare attenzione al turismo di ritorno.

Il presidente della Confederazione Italiani nel Mondo, CIM, Angelo Sollazzo ha sottolineato l’importanza della comunità italiana disseminata per i 7 continenti con l’immenso potenziale dei consumatori dei prodotti italiani che questa gigantesca fascia rappresenta. “Gli italiani all’estero sono i divulgatori delle tradizioni, della cultura, della cucina italiana nel mondo. Sono gli ambasciatori del made in Italy” ha detto con orgoglio il presidente del CIM aggiungendo che l’82 % dell’emigrazione all’estero proviene dai piccoli borghi d’Italia.
Infine Fiorello Primi ha raccontato la storia dell’Associazione dei Borghi più belli d’Italia della quale fanno parte 334 borghi. Delle iniziative come “La Notte Romantica” in cui tutti i borghi dell’Associazione nell’ultimo fine settimana di giugno organizzano serate celebrare l’amore nella magìa delle piazze, dei vicoli, dei palazzi nei Borghi più belli d’Italia. Una serata indimenticabile, a lume di candela, per gustare i menù studiati per l’occasione. Oppure “Il Borgo dei Desideri” per celebrare con le stelle cadenti la notte di San Lorenzo.
Un invito a visitare un’Italia tradizionale, non contaminata dalla produzione di massa, ma dal richiamo della genuinità della vita nei piccoli centri e dalla qualità dei prodotti artigianali che producono.
