A partire dal 7 febbraio 2022, i pensionati italiani residenti negli Stati Uniti dovranno dimostrare di essere ancora in vita.
Il rischio che vengano effettuati pagamenti non dovuti, infatti, è troppo alto ed è per questo che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, attraverso Citibank NA (l’istituto che si occupa dei pagamenti oltre confine), manderà a tutti gli interessati i moduli di richiesta di attestazione dell’esistenza.
I pensionati avranno 4 mesi, fino al 7 giugno 2022, per restituire alla banca i documenti. Se tutto il necessario non verrà consegnato entro il 19 luglio, poi, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla rata di agosto.
Inoltre, con il progresso tecnologico delle amministrazioni pubbliche fortemente stimolato dall’avvento del Covid-19, l’Inps e il Ministero degli Affari Esteri hanno condiviso un progetto che permette ai pensionati di rapportarsi con gli uffici consolari tramite un servizio di videochiamata.
Gli interessati riceveranno per posta ordinaria il modulo di richiesta di attestazione dell’esistenza in vita, che andrà compilato indicando il recapito telefonico e l’indirizzo email, apponendo sullo stesso la propria firma e la data.
Il file dovrà poi essere inviato in copia digitale insieme a un documento d’identità all’indirizzo di posta elettronica dell’ufficio consolare del Paese di residenza, che contatterà il pensionato utilizzando l’indirizzo email, se presente sul modello, tramite videochiamata, usando le piattaforme più comuni: Skype, Zoom, Microsoft Teams, Webex o WhatsApp.
L’Ufficio consolare verificherà così per diretta visione l’esistenza in vita del pensionato e la corrispondenza dei dati contenuti nel modulo. Durante la videochiamata, il pensionato dovrà esibire l’originale del documento.