L’America non sarà più quella di una volta ma il sogno americano continua ad esercitare il suo potere di attrazione nell’immaginario collettivo.
Se da una parte è impossibile raccontare tutte le storie di coloro che hanno avuto la fortuna di attraversare il confine o l’oceano per costruirsi una vita negli USA, vale la pena soffermarsi sulle persone che, una volta raggiunto e ottenuto il proprio sogno americano, hanno avuto l’intuizione di guardarsi alle spalle e decidere di aiutare gli altri a fare altrettanto.
E’ questo è il caso di Pier Nicola Patergnani, giovane avvocato italiano, originario di Padova che, sei anni fa, è giunto a New York per inseguire un’opportunità e allargare i suoi orizzonti professionali.
Dopo la laurea in Legge all’Università di Padova, l’Avv. Patergnani ha fatto quello che molti nella sua posizione aspirano a fare: si è trasferito negli Stati Uniti per un periodo di tirocinio presso un prestigioso studio legale newyorchese che vanta, tra l’altro, solidi legami storici con l’Italia.
Contemporaneamente a questa prima immersione nella realtà giuridica americana e in barba ai considerevoli risultati già ottenuti, Patergnani ha deciso di non adagiarsi sugli allori perseguendo un secondo titolo di studi: un Master of Laws (LL.M.) alla Fordham University School of Law di New York permettendogli di ottenere una seconda laurea di diritto americano.
Con la conoscenza acquisita dei due sistemi giuridici, Pier Nicola ha colto al volo la ghiotta occasione presentatagli da lì a poco, iniziando a collaborare con un nuovo studio legale dove cura specificamente i rapporti con una clientela italiana nel campo del Diritto Societario e Commerciale italiano ed internazionale.
“Il business lawyer è un Avvocato di Affari – ci ha spiegato Patergnani – una figura professionale altamente specializzata in ambito commerciale e societario che in America esiste da tempo ma che in Italia sta iniziando ad emergere solo di recente e, per lo più, in quelle piazze con una cultura affaristica più affermata come Milano”.
“Rispetto ai due campi tradizionali giudiziali italiani del Diritto Civile e Diritto Penale, quelli che in Italia monopolizzano ancora la stragrande maggioranza delle attività legali, quella del Business Lawyer è un’attività più specializzata – ha continuato Pier Nicola – di nicchia se vuoi e che consiste fondamentalmente nel ricoprire una figura di Legal Advisor dotato di conoscenze tecnico-giuridiche in ambito del diritto societario e commerciale internazionale e capacità di analisi economica tali da poter fornire una consulenza e assistenza a 360 gradi per operazioni societarie straordinarie in Italia o all’estero, o per piani di espansione nel mercato americano”.
Per un uomo di affari che intenda ritagliarsi uno spazio nella giungla del business americano, poter contare sull’assistenza concreta di qualcuno che lo aiuti a navigare le molte complessità del sistema, rappresenta una risorsa preziosa.
“C’è di più – puntualizza Pier Nicola – Il rapporto non si limita solo all’ambito tecnico delle normative nazionali ed internazionali ma include un valore aggiunto che consiste nel poter condividere una lingua e una cultura comuni. In questo senso, il rapporto tra il cliente e l’avvocato che, tradizionalmente in Italia è alquanto impersonale, inizia ad assomigliare più a quello che si verifica in America dove lo stesso rapporto è, di solito, più stretto”.
Proprio come è avvenuto in tantissimi altri ambiti professionali, tra l’inizio del 2020 e la fine di quest’anno, l’arrivo della pandemia di Covid 19 ha dirottato una parte considerevole dell’attività lavorative sul remoto anche nel settore legale.
Ed è proprio in questo periodo, con più tempo a disposizione dal lavoro e con una già cospicua presenza sui social media, che Pier Nicola Patergnani ha avuto un’idea per coniugare la passione per il suo lavoro con un riflesso filantropico reso possibile proprio dalla portata comunicativa dei social.

“Vivendo e lavorando in America – spiega Patergnani – mi capitava spessissimo di ricevere domande da amici e conoscenti sui dettagli del mio percorso professionale. Ed è a questo punto che ho avuto l’idea di creare un webinar, ‘The Business Lawyer’; un seminario online in cui mi sono riproposto di spiegare e condividere le tappe principali della mia carriera fino a questo momento”.
Il webinar è stato ideato per un pubblico moderno di giovani studenti e professionisti desiderosi di conoscere ed approfondire, in modo interattivo, il mondo legale e professionale internazionale. Esso si rivolge, per lo più, a giovani laureandi o neo-laureati in legge e ha due obbiettivi principali: quello di spiegare in maggior dettaglio i risvolti professionali della moderna figura dell’Avvocato d’Affari e quello di aiutare a formare un percorso di studi aggiuntivo in un’università americana.
Il tutto inoltre, ha il non trascurabile vantaggio di essere completamente a titolo gratuito.
“Ho iniziato questo progetto per caso e senza troppe attese – ha raccontato Pier Nicola – e mi sono ritrovato immediatamente sommerso da decine di richieste al punto che, da li a poco, ho dovuto strutturare il seminario in maniera più rigorosa per far fronte alla domanda: limitare il numero di partecipanti a 60-80 per ogni sessione che ha, in media, una durata di circa due ore. Una delle caratteristiche che ho voluto impartire a questi incontri inoltre, è l’interattività. Non ho voluto organizzare il seminario in maniera unidirezionale; come un semplice passaggio di informazioni da me a i miei interlocutori ma ho voluto stimolarli a rivolgermi quante più domande possibile”.
La curiosità dei partecipanti è vasta e le domande spaziano da questioni strettamente tecniche ad aspetti più personali che includono suggerimenti e consigli sui passi da intraprendere dopo la laurea.
“Fondamentalmente il seminario si sviluppa enfatizzando cinque requisiti principali dell’avvocato moderno: l’internazionalizzazione, vale a dire la necessità di viaggiare e conoscere, quanto più, possibile, culture diverse che è un fattore importantissimo nel mondo globalizzato in cui viviamo. La digitalizzazione, che consiste nello stare al passo con gli strumenti tecnologici disponibili nella nostra professione. Lo spirito di sacrificio inteso come ricerca continua della materia legale; quasi uno stato permanente di formazione e aggiornamento. La deontologia professionale che rappresenta tutte quelle norme di comportamento che l’avvocato è tenuto ad osservare e che deve riflettersi anche nella propria sfera privata. In aggiunta a questi requisiti personali, il quinto elemento su cui mi soffermo consiste in una panoramica sull’offerta accademica americana per coloro che vogliono integrare i loro studi con un Master LL.M. negli USA”.
Molti dei dialoghi che emergono nel corso dei seminari inoltre vertono sulle prevedibili differenze culturali tra l’Italia e l’America in ambito legale.
“Dalle distinzioni tra Civil Law e la Common Law (i modelli e sistemi giuridici della giurisprudenza italiana e di quella anglo-sassone) – specifica Patergnani – alle differenze tra il lavoro nei grandi studi legali e in quelli più piccoli, le cosiddette ’boutique firms’ fino al ruolo svolto dalla conoscenza dell’inglese che, in una professione come la nostra, svolge un ruolo fondamentale”.
Ma molte delle domande sono anche più generiche e riguardano soprattutto la vita a New York.
“Quello che dico a molti dei partecipanti – conclude Patergnani – è che vivere e lavorare a New York ti da un’energia e una motivazione che rende possibile tutto il resto. L’importante è trovare il modo di venire qui, sia per motivi di studio che di lavoro. Lo scopo fondamentale del mio webinar è quello di aiutare coloro che intendano provarci fornendo loro gli strumenti idonei per farlo in maniera più consapevole ed efficace, evitando gli errori e gli ostacoli che ho vissuto io. Come dico spesso: Se da studente avessi avuto l’occasione di avere un confronto diretto con un giovane avvocato internazionale, mi avrebbe ispirato e aiutato a perseguire la mia carriera formativa e professionale con molte meno incertezze, dubbi e in meno tempo”.