La RAI, quale concessionaria del Servizio Pubblico televisivo, non è riuscita a soddisfare le richieste della Lega calcio ed ha perso i diritti internazionali sulla serie A. Questo, per noi residenti all’estero, si traduce in un addio alle partite di Serie A in diretta su Rai Italia e alla ormai storica “Giostra del Gol”. Per quanto possa apparire strano, questo è un momento per gli italiani all’estero, di “ritrovarsi davanti al focolare sportivo” di Rai Italia per seguire quello che, ancora oggi, viene considerato lo sport “nazionale”. Quello, per intenderci, che molti hanno praticato da ragazzi nei cortili di casa e che spesso continuano a praticare nei diversi clubs esteri.
Dobbiamo considerarla una perdita significativa, che osservo con preoccupazione, sia per il significato stesso dello sport, ovvero essere fruibile a tutti ma, nel caso dei connazionali all’estero, la cancellazione dell’aspetto sociale e identitario che ben si coniuga con le provenienze territoriali di queste stesse comunità.

È venuto a mancare il cosiddetto “pacchetto per le Comunità italiane all’estero” che garantiva a Rai Italia di trasmettere il grande calcio italiano, in base alla legge Melandri che prevede, appunto, di garantire questa opportunità ai nostri connazionali all’estero.
Valuto sia il danno per i connazionali che, al contempo, quello che subisce la RAI, ovvero l’immagine dell’Italia nel mondo laddove, di fatto, non riesce a garantire un Servizio Pubblico radiotelevisivo adeguato a tutti i cittadini italiani. La cancellazione dell’abbontamento a RAI Italia sarà la prima conseguenza, cui deriverà quella economica.
Premesso che ci sono argomenti che esulano dalla sfera politica, perché afferenti il libero mercato, valuto anche il significato dello sport che non nasce, certamente, per farvi un business delle proporzioni oggi raggiunte. È in base a queste riflessioni che reputo sia indspensabile non lasciare nulla di intentato e lavorare affinché si recuperi, tramite Rai Italia, la fruizione degli eventi sportivi anche all’estero. Quindi, qualora la Rai abbia sottovalutato questi aspetti o la Lega Calcio abbia fatto richieste eccessive, auspico si possa lavorare in sinergia per rimediare.
Per questa ragione, come parlamentare eletta all’estero, ho sensibilizzato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega allo Sport, Valentina Vezzali, stella della scherma italiano nel mondo, ad agire per tutelare il diritto degli italiani all’estero a fruire di questi eventi attraverso gli schermi dell’emittente che, prioritaramente, lo deve fare.

Per noi che siamo all’estero il momento sportivo è un momento di comunitario in cui si condivide l’italianità, il nostro cultural heritage e quella dimensione umana che è alla base della vicenda sportiva.
I valori dello sport diventano collante civico e luogo ideale che ci fa sentire vicina la Madrepatria. Pertanto auspico che presto torneremo ad esultare insieme per i nostri campioni, ognuno teso a cercare la vittoria, ma tutti uniti sotto la bandiera italiana, seguendo i programmi di Rai Italia che porta il nostro Paese nelle nostre case all’estero. Una strada lastricata di insidie, con un risultato difficile da raggiungere.
Per questo voglio chiarire che non mi piace fare promesse che non posso mantenere, però posso affermare che ci proverò con tutte le mie forze !