Caro Direttore,
Le scrivo dalla Repubblica Dominicana. Il partito del MAIE (Movimento Italiano Associativo all’Estero) ultimamente sta rivolgendo frequenti attacchi denigratori nei confronti dell’on. Fucsia Nissoli attraverso il giornale ItaliaChiamaItalia. L’on. Nissoli si è fatta benvolere dalla nostra comunità italiana residente nella Repubblica Dominicana per la sua attenzione nei confronti dei temi che interessano gli italiani residenti all’estero e per la sua partecipazione costante alle diverse attività.
Al MAIE sembrerà di avere tra le mani con il giornale italiachiamaitalia uno strumento mediatico di grande portata. Su questo probabilmente dovrà ricredersi.

Del resto la caratteristica fondamentale del “Movimiento” argentino è l’ignoranza… Mi spiego: per tale intendo la scarsa conoscenza della nostra lingua e della nostra cultura. E se c’è qualcuno che se la cava con l’italiano, finisce comunque per essere fortemente claudicante in altri settori della conoscenza, soprattutto nel diritto pubblico. E a tutto questo va aggiunta la malafede e la convinzione poco simulata che i potenziali elettori siano degli sprovveduti che credono a tutte le panzane possibili e immaginabili anche quando queste vengono profferite con un fortissimo accento sudamericano.
Dà nell’occhio il fatto che il “Movimiento” abbia preso di mira con astio per le sue bordate calunniose l’onorevole Fucsia Nissoli, la cui unica colpa semmai è quella di essere preparata e operosa al fianco dei suoi elettori. Invidia? Sì, e forse anche fastidio, perché la deputata si trova spesso costretta a mettere in evidenza l’inoperosità palese del sottosegretario Ricardo Merlo e i magri risultati ottenuti in due anni di incarico ministeriale. È lei il nemico da battere del MAIE? Non penso. Finora non è emersa la figura di un candidato MAIE per la ripartizione America settentrionale e centrale. E allora a cosa servono il battibecco e le accuse denigratorie di Filosa, Bellinato e Di Bella? Forse che al “Movimiento” dei gnu-ranti preoccupa il fatto di essere costantemente smascherato nei suoi numerosi tentativi di millantato credito?

Ormai radicato all’interno della Farnesina, il MAIE non gradisce dall’alto del suo potere (briciole) che venga resa evidente la sua smodata e costante millanteria.
Ripeto ancora in questa sede ciò che gli articolisti del “Movimiento” sembrano non capire: l’onorevole Nissoli ha cambiato una sola volta il partito di appartenenza nel corso delle due ultime legislature e si tratta del passaggio da quel che era rimasto di Scelta Civica a Forza Italia. Per il trasferimento anteriore da MAIE a Scelta Civica i suddetti autori sono pregati di rivolgersi all’onorevole italo-argentino Ricardo Merlo, che saprà fornire al riguardo esaurienti spiegazioni.
L’onorevole Nissoli non ha votato le chiusure delle sedi diplomatiche. Queste sono state sancite con decreti del Consiglio dei Ministri e la deputata in questione non è mai stata ministro. Ha sostenuto il governo Monti esattamente come il MAIE, ma non si è schierata per il Sì in occasione della riforma costituzionale del 2016 che prevedeva la riduzione da 18 a 12 dei parlamentari eletti nella circoscrizione estero, obiettivo abbracciato invece con entusiasmo da Ricardo Merlo.
Per quel che riguarda il più recente millantamento del MAIE, quello relativo al finanziamento di 5 milioni di euro a favore delle Camere di Commercio italiane all’estero, inserito con un emendamento nel decreto Rilancio, ricordo che questo è stato approvato dalla maggioranza parlamentare e non dal governo e che porta come prima firma quella dell’onorevole Nissoli. I menzionati articolisti sostengono a spada tratta il contrario, confermando la loro grave ignoranza sul tema del diritto pubblico. Non per niente rientrano faunisticamente parlando tra i “gnu-ranti”.
Per l’attaccamento alla poltrona, mi sembra doveroso ribadire che la deputata italiana appartiene a una famiglia benestante. Non ha quindi bisogno di posti al sole nel parlamento italiano. Del resto per le campagne elettorali va segnalato che si rivolge ai migliori professionisti statunitensi in materia che è anche in grado di pagare. Non necessita al riguardo della consulenza approssimativa di Ricky Filosa e della sua famiglia nelle quali mani sono capitati (male) alcuni candidati MAIE nelle ultime elezioni politiche del 2018. Un’agiatezza quella della deputata che potrebbe destare l’invidia dei menzionati autori degli articoli denigranti nei suoi confronti, i quali nella loro veste etica hanno tutta l’aria di arrampicarsi sugli specchi per tirare a campare…
Mi soffermo anche sul fatto che il solito tema forte di campagna del MAIE è quello di non essere né di destra né di sinistra, ma di puntare esclusivamente all’interesse degli italiani residenti all’estero.
Il “Movimiento” dei gnu-ranti effettivamente non è né di destra né di sinistra. In fondo una nave corsara si orienta sempre verso direzioni nelle quali il bottino è garantito.