Il mese di agosto, durante la pausa delle attività Parlamentari, ho “sentito il richiamo della mia terra”, quella che, con le sue radici, tradizioni e cultura, ha “ricostruito pezzi di Italia” in tutto il mondo.
Mi è parsa la migliore pausa dalle “diatribe romane”, spesso troppo distanti dai cittadini, quella di visitare, ascoltare e confrontarmi con le diverse Comunità di italiani del Nord e Centro America che non erano mai state visitate prima da altri parlamentari eletti all’estero.
È stato un intenso tuffo nella nostra italianità che vive all’estero e che, troppo spesso, è stata dimenticata. Trovo che sia emozionante ed arricchente stare in mezzo alla Comunità, affrontare insieme i problemi e verificare le attese per poter poi tradurre il tutto in impegno istituzionale e politico nel senso più ampio del termine.
È stato un itinerario dai sapori intensi, ciascuno diverso a seconda della terra che toccavo, e che mi ha dato la possibilità di trarre nuove energie per garantire le adeguate azioni, a Roma, per garantire ai connazionali residenti all’estero ciò che a loro corrisponde per storia e per impegno quotidiano in difesa della nostra italianità.
Dal Missouri al Mississipi, dal Messico al Guatemala, dal Texas al Canada passando per New York, in un crogiolo di esperienze diverse che hanno come sfondo l’italianità, l’amore per l’Italia e la lingua italiana.
In effetti, non posso nascondere che un aspetto affascinante del mio lavoro è quello di mantenere un rapporto costante con i cittadini che rappresento e, sia chiaro, sia coloro che mi hanno eletto che coloro che non nutrono simpatie politiche per l’area che rappresento.
Ho incontrato tante persone con ruoli diversi e differenti stati sociali: semplicemente italiani desiderosi di dare il proprio contributo per migliorare il “sistema Italia”. Mi hanno rappresentato le loro istanze, le proposte ed i loro “sogni” e sono giunta ad una sola conclusione: quanto siamo fortunati ad avere persone “così” in giro per il mondo! Credo che coloro che risiedono in Italia e che, soprattutto, vivono i palazzi della politica e delle istituzioni debbano saper cogliere appieno il loro valore e la risorsa che rappresentano per il nostro Paese!

A Saint Louis, in Missouri, ho potuto percepire la gioia di ricevere la visita, per la prima volta, di una parlamentare italiana, che li ha fatti sentire vicini all’Italia. Al loro Paese di origine, a quella che hanno dichiarato essere, sempre e comunque, loro Patria. Hanno organizzato una festa per il ferragosto all’insegna dell’italianità, delle nostre tradizioni e sentimenti religiosi, una festa familiare dove adulti, giovani e bambini, sono stati tutti ugualmente benvenuti. Ho trovato una Comunità unita, cosa non sempre scontata, capace di coinvolgere anche i giovani in una maniera esemplare.
Infatti, i giovani, prendendo esempio dagli anziani, riscoprono le radici e nel valorizzare la nostra eredità culturale, promuovono anche la lingua e la cultura italiana. Per questo è necessario programmare iniziative che sappiamo coinvolgere sempre di più i giovani !
In Mississipi, ho avuto modo di visitare la Mississipi State University e di intervenire ad un convegno sulla lingua italiana. Anche qui la prima volta di un parlamentare italiano ed è stata un’ottima occasione per incoraggiare e promuovere l’insegnamento universitario della nostra bella lingua. Inoltre ho evidenziato che l’insegnamento universitario è al centro della promozione linguistica e fa in modo che la lingua italiana venga conosciuta dalla nuova generazione di professionisti e dirigenti, che possono influenzare in maniera positiva l’opinione pubblica americana sullo studio della medesima. Ritengo che la promozione linguistica sia fondamentale per far apprezzare di più l’Italia e promuovere, quindi, tutto il nostro “sistema Paese”.
In quel contesto si è parlato delle strategie di sviluppo dell’insegnamento dell’italiano e dei rapporti con le istituzioni accademiche in Italia, un rapporto che ritengo vitale sia per internazionalizzare il nostro sistema universitario, sia per fare in modo che la cooperazione culturale favorisca sempre più lo sviluppo di studi sulla cultura italiana negli USA. In questo modo vi sarebbero le giuste premesse di fronte ad una richiesta di lingua italiana che, negli Stati Uniti, è in crescita.

A dx il Console Paolo Epifani, l’on. Nissoli e il Console Onorario Italo Sampablo.
Dal Mississipi al Messico, dove ho incontrato una Comunità italiana operosa, fatta di persone orgogliose del proprio essere italiani e spinti dalla voglia di costruire, ciascuno sulla base delle proprie sensibilità, un progetto comune nell’interesse dell’Italia. Sono una grande risorsa che dovremmo rendere organica ad un progetto interministeriale che si occupi dello sviluppo del nostro Paese sia in Italia che all’estero. Proprio a Città del Messico, tra l’altro, ho scoperto una associazione di ricercatori che vengono apprezzati più in Messico di quanto siano stati valorizzati nel loro Paese d’origine. Insieme abbiamo guardato al futuro e siamo pronti a lavorare per promuovere un progetto capace di aggregare le energie più attive ed orientarle al bene dell’Italia. Con loro mi sono sentita orgogliosa di essere italiana, ho percepito il senso di essere Comunità nazionale, il valore della Patria e dell’impegno per migliorarla.

Infine fra i rappresentanti della Comunità italiana in Guatemala (anche qui la prima visita di una parlamentare italiana eletta all’estero). Qui, recentemente, vi è stata l’eruzione del vulcano Fuego e la cooperazione italiana, presente sul posto, è stata in prima linea. Ho incontrato una Comunità operosa e ben integrata e sono convinta che potrebbe dare un contributo ancora più forte al nostro “sistema Paese” se venisse coinvolta in maniera adeguata anche nei processi di cooperazione tra Italia e Guatemala. Così sarebbe confermato, in maniera ancora più forte, il detto presente anche in Guatemala: “italiani brava – e generosa – gente”.

Ecco, di questa gente, brava e generosa, che fa onore all’Italia nel mondo, possiamo essere fieri. È venuto il tempo che anche la politica romana si accorga e ne tragga le opportune conseguenze !