Caro Ministro Lorenzo Fontana,
Ammiro il suo coraggio nel parlare di famiglia, natalità e famiglie omosessuali, rimanendo con quella faccia tosta. A sentirla mi viene la pelle d’oca. Io non sono una mamma però a ventisei anni sei in quella fase nella quale stai cercando una tua carriera lavorativa e nel frattempo il mio orologio biologico avanza… allora che fare?
Lei dice che la famiglia è la cosa più importante, da salvaguardare, peccato che in Italia si fanno le cose solo al fine dell’immagine e non della sostanza, altrimenti i suoi provvedimenti al riguardo sarebbero altri.
Lei vorrebbe risolvere il calo di natalità introducendo più consultori al fine di dissuadere dall’aborto: Non c’è da preoccuparsi caro Ministro perché oggigiorno le coppie ci pensano bene a fare figli data la precarietà lavorativa e lo scarsissimo supporto che spetta loro, niente a che vedere con gli altri paesi Europei: come la Francia, la Germania, l’Olanda e i paesi Scandinavi, dove il periodo di indennità è fino ai tre anni, di cui il primo pagato, e maggiore è il sostegno economico specialmente se si ha più di un figlio.
Quando parla di famiglia, si rivolga alle donne che nascondono il pancione al lavoro per paura di essere isolate o perdere il ruolo acquisito, o al datore di lavoro che ritiene le donne madri “meno produttive”. Sono quattro su dieci le donne costrette a dimettersi per “mobbing” durante o dopo la gravidanza, lo dicono i Sindacati e l’Osservatorio Nazionale Mobbing.
Il tasso di occupazione femminile in Italia è tra i più bassi in Europa, conferma l’ISTAT, ovvero il 48%. Trentamila sono le donne che si dimettono dopo la gravidanza perché non riescono a conciliare lavoro e vita familiare.
Vogliamo parlare della carenza di asili pubblici (35%) e le infinite liste di ammissione? Anche questo influisce molto.
Quindi, caro Ministro vuole essere il portavoce della famiglia? Si metta una mano sulla coscienza e pensi alle donne che devono decidere tra famiglia e lavoro, come al gioco dei pacchi e si rimbocchi le maniche per risolvere queste problematiche.
Lei afferma di non essere contro i gay però non ritiene giusto riconoscere loro il matrimonio, è un po’ come dire sono vegetariano però mangio solo il pollo.
Io trovo che tutto ciò sia innaturale, e il crollo della natalità è dato da questi fattori non dall’aborto o dalle famiglie arcobaleno, perché noi alla famiglia ci crediamo davvero, e lei?