C’era una volta…la storia di noi donne soggette a pressioni socio-culturali incessanti che si rivelano sottoforma di interrogatorio cronologico come quello seguente:
- Una volta finito il liceo: quale universitå hai scelto? Andrai a lavorare?
- Una volta laureata: adesso che trovi un lavoro, poi te lo sposi il fidanzato?
- Una volta sposata: allora, niente bambini? Non ancora?
- Una volta avuta la primogenita: adesso ci vuole un fratellino o una sorellina!
Avendo sposato praticamente uno straniero, per di più quasi sconosciuto, ed essendo trascorsi solo 7 anni per avere una figlia (tra l’altro, arrivata fortunatamente al primo colpo!), ne ho sentite davvero tante ma ho atteso felicemente il mio momento per decidere quando diventare mamma. Ho capito di essere in attesa durante un nostro viaggio in Islanda, a fine gennaio. Tra ghiacciai e scalate durante bufere di neve, pesce crudo e saune nella Laguna Blu, ho avvertito una nausea insolita. Rientrata a New York, ho fatto il test di gravidanza e…voilà!

Annunciazione, annunciazione: dopo i primi due mesi di accertamenti, abbiamo finalmente comunicato la bellissima notizia, al telefono o di persona, e celebrato l’arrivo con le seguenti feste: Gender reveal party, ovvero una festa di rivelazione del sesso; Baby shower, festa per la celebrazione della bimba; Primo compleanno. Anche se con piccole variazioni, i passi da seguire per l’organizzazione di questi eventi sono prestabiliti e pressoché facili da eseguire.
Gender reveal party. La festa di rivelazione del sesso è arrivata intorno al 5mese. Abbiamo chiesto agli invitati di: indovinare il sesso e, in base alla propria scommessa, indossare maglie di colore rosa o blue; portare un palloncino e uno snack “femminile o maschile”; suggerire 5 nomi da pescare poi successivamente. Il gioco é risultato davvero interessante, con torta a sorpresa finale per rivelare finalmente il sesso della bambina. Tra cupcakes e birre, squadra blu e rosa che si contendevano la vittoria, predetta in base alla forma della pancia, il successo é stato garantito.
Baby shower. Letteralmente traducendo, significa festa “della doccia per la bambina”, ovverosia una cascata di celebrazione e d’amore per il nascituro e per la madre/genitori. Solitamente un’amica e/o un familiare deve organizzare per la futura madre la festa un mese prima della nascita. Non tutti, però, preferiscono festeggiare in anticipo, per superstizione e/o motivi religiosi.
La nostra è stata una festa per coppie, anche se molti prediligono un brunch/pranzo soltanto tra donne con tanto di apertura infinita di regali. Il nostro tema era marino, con palloncini e decorazioni in blue, rosa e viola. E’ tipico fare una lista regalo, onde evitare repliche e oggetti inutili, solitamente su buybuybaby, amazon, babylist. I regali possono essere spediti direttamente a casa, oppure in sede festa, quando la futura mamma, indossando la corona “Mom to be”, si accomoda su una sedia appropriatamente decorata, e apre tutti i regali. Un’assistente – solitamente la madrina che ha organizzato il party- prende nota del mittente a cui poi la madre dovrå successivamente inviare una nota di ringraziamento personalizzata, da spedire via posta e scritta a mano, elencando l’oggetto regalo specifico. Tempo e creatività, dunque, sono altamente richiesti. Infine, si conclude con una torta e il party favor, ovvero un regalino di ringraziamento per aver partecipato. Nel mio caso, la mia amica e co-organizzatrice, nonché catering manager Chiara Benni, aveva creato dei biscotti con scritte uniche.
Primo compleanno. Siamo finalmente sopravvissuti dopo nove mesi di gravidanza e un anno di vita della piccola Victoria. In Italia come a New York, la maggior parte dei genitori adora organizzare questo evento in cui il solo ed unico protagonistra é, o almeno dovrebbe, essere il bambino.
Anche qui la scelta del tema della festa diventa essenziale, e nel nostro caso è stato quello di “principessa- ballerina”, vista la mia indecisione tra i due. La festa è stata un po’ insolita, più per adulti che per bambini, in una galleria d’arte giù a Soho, con buffet italiano, musica e danze. Quanto alle decorazioni, mi sono sbizzaritta: una distesa di fotografie di quel primo anno; un tavolo dolci con tulle rosa e confetti mandorlati italiani; torri di cupcakes, il numero UNO formato sia con cupcake rosa che con Ferrero Rocher, torrette di bomboloni, leccalecca e caramelle, e tanti dolciumi mandorlati direttamente arrivati da Napoli con i nonni. Anche in questo caso, ho preferito fare una lista regalo. Motivo? A New York viviamo in appartamenti dove ci entra giusto l’essenziale. Scegliere un libro piuttosto che un gioco ingombrante, aiuta tutti.
Consigli regalo? Per mamme come me, sempre alla ricerca di cose interessanti e utili, sia da ricevere che donare: libri, abbonamenti a musei, un regalo esperienza adatto ai bambini, quali ad esempio uno spettacolo di Broadway, un concerto, una lezione di musica, lezioni di yoga, di cucina, nuoto, e così via.
E voi? Quali regali preferite per i vostri bambini? Qual è il vostro ideale di festa? Festa solo per donne, o anche per i partner, con o senza bambini, buffet o å la carte, con apertura o meno di regali. Ce ne è davvero per tutti: basta solo avere le idee chiare!