Mark Richards insegnava musica nella scuola cattolica St Francis Xavier di Metairie, Louisiana. Era lì dal 2004. Nessuno sembrava avere problemi con la sua vita privata, né durante il matrimonio con John Messinger, né dopo la morte del marito, nel 2023. Fino a quando un genitore ha segnalato un necrologio: conteneva la parola “marito”.
Il 25 giugno Richards è stato licenziato. Il motivo, ha spiegato lui stesso in una lettera inviata alle famiglie, è la sua omosessualità. La scuola ha parlato di “clausola morale” e ha chiuso il caso.
Quella clausola è presente nei contratti di tutti gli insegnanti delle scuole gestite dall’arcidiocesi di New Orleans. Vieta, tra le altre cose, i matrimoni tra persone dello stesso sesso e “comportamenti contrari agli insegnamenti della Chiesa”. In passato è stata applicata a intermittenza. Richards l’aveva firmata per anni, nella consapevolezza che la sua situazione fosse nota e tollerata.
Questa volta non è stato così. L’amministrazione lo ha informato che il contratto non sarebbe stato rinnovato. Nessuna spiegazione oltre l’essenziale. Nessuna possibilità di replica.
La comunità scolastica ha reagito. Una petizione in favore del docente ha superato le 1.500 firme in un giorno. Alcuni genitori hanno chiesto l’abolizione della clausola. Altri hanno parlato apertamente di “ingiustizia” e “violazione dei diritti”.
La scuola, in una mail inviata alle famiglie, ha confermato il licenziamento e negato che Richards abbia fornito un resoconto completo dei fatti. Per ragioni legali, si è limitata a ribadire che la decisione è definitiva.
Intanto l’arcidiocesi è impegnata su un altro fronte: una procedura di bancarotta avviata per fronteggiare centinaia di denunce per abusi da parte del clero. La proposta di risarcimento va da 180 a 230 milioni di dollari. Un’altra storia, un’altra morale. “È stata una pugnalata”, ha commentato Richards in un’intervista. “Il resto del mondo ha smesso da tempo di considerare l’omosessualità un problema”.