Elon Musk, è noto per le sue visioni futuristiche, per le sue aziende che hanno rivoluzionato interi settori, e soprattutto per il suo patrimonio milionario. Ma dietro la facciata da imprenditore geniale e innovativo, c’è una realtà familiare che suscita sempre più curiosità.
Il tycoon è padre di almeno 14 figli, nati da quattro donne diverse. Tuttavia, secondo alcune fonti vicine al miliardario, il numero reale della prole potrebbe essere ancora maggiore. La gestione della sua numerosa famiglia, e soprattutto dei rapporti con le ex compagne, è diventata un vero e proprio affare gestito dietro le quinte, con accordi economici e legali tenuti riservati, come riportato anche dal quotidiano statunitense, The Wall Street Journal, in una lunga inchiesta.
La posizione di Musk riguardo alla natalità è ben nota. L’imprenditore sostiene che la bassa riproduzione rappresenti una “crisi globale”, e da anni è un fermo sostenitore della necessità che le “élite intelligenti” contribuiscano ad invertire la tendenza demografica, aumentando il numero dei loro discendenti. L’illustre uomo d’affari non si limita a discutere questa visione in pubblico, ma la mette in pratica personalmente, estendendo questa filosofia anche alla vita privata.
A gestire ogni questione legata alla sfera interpersonale del fondatore di Tesla vi è Jared Birchall, figura centrale nelle trattative con le madri dei figli dell’imprenditore sudafricano, incaricato di negoziare riservatezza e supporto economico.
Questo ruolo si traduce spesso in accordi multimilionari, ma con termini di non divulgazione NDA particolarmente rigidi. Le donne che sottoscrivono le clausole hanno accesso a ingenti somme di denaro, ma in cambio devono mantenere il massimo riserbo sulla relazione con il miliardario e sui dettagli della vita familiare.
In caso di rifiuto, i risultati possono essere problematici. La mancanza di un patto firmato può portare a ritorsioni finanziarie, come successo nel caso dell’influencer conservatrice Ashley St. Clair. La 26enne ha recentemente rivelato di aver avuto un figlio da Musk, un annuncio fatto dopo aver rifiutato di aderire a un NDA da 15 milioni di dollari proposto dal team legale del magnate. Il diniego ha avuto immediati risvolti: i pagamenti mensili che le venivano garantiti per il mantenimento del bambino sono stati drasticamente ridotti da 100.000 a 20.000 dollari.
Il caso di St. Clair ha attirato l’attenzione dei media, non solo per la pubblica confessione, ma anche per l’ulteriore sviluppo legale che ha seguito. Dopo che la giovane ha reso nota la maternità e la sua relazione con il magnate, quest’ultimo ha risposto proponendo nuovamente un accordo finanziario, ma con una cifra nettamente ridotta.
Il rifiuto da parte della ragazza di accettare l’accordo proposto dal visionario ha evidenziato una dinamica di potere tipica delle sue relazioni familiari: l’utilizzo del denaro come strumento di pressione, con pagamenti che vengono drasticamente abbassati ogni volta che non si accettano le condizioni indicate.
Le dinamiche familiari dell’imprenditore rimangono un tema sempre più discusso. Le sue scelte riguardo la gestione dei figli e delle relazioni sembrano riflettere un controllo meticoloso non solo sulla sua carriera e sulle sue aziende, ma anche sulla sua vita personale. Cifre generose in cambio di silenzio e riservatezza, delineano un mondo parentale coperto da regole ben delineate.
La crescente attenzione dovuta alle ultime rivelazioni ha messo in luce un lato del miliardario che spesso sfugge all’opinione pubblica: quello di un uomo che, pur avendo una visione globale e futuristica, gestisce i suoi legami come un’impresa, con leggi non scritte, accordi finanziari e la stessa capacità di manipolare i fatti che impiega nelle sue avventure imprenditoriali.