In questo nostro viaggio nel mondo dell’Intelligenza Artificiale, che ci porterà, mi auguro, dritti dritti all’interno del futuro, sono aiutato da esperti che con l’AI hanno un rapporto più che quotidiano: usano particolari programmi per interagire con la macchina e riescono a ottenere da lei tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
Ho chiesto a uno di loro, Cristiano Galletti, responsabile dell’innovazione aziendale legata proprio allo sviluppo dell’AI, coniugato e senza figli, di immaginarsi invece padre o futuro padre. E di scrivere una lettera a questo figlio non ancora nato, sapendo che quel bambino sarà non tanto un “nativo digitale” quanto un “nativo AI”, una generazione che dobbiamo ancora imparare a conoscere.
Così come oggi i bambini ignorano che cosa sia il “telefono fisso” o la “cinepresa” o peggio il “registratore a cassette”, così quel bambino forse non saprà che cosa sia un “mouse” o forse perfino una “tastiera”.
Ed ecco la lettera di Cristiano, leggiamola insieme:
“A mio figlio/a e un po anche a me nel presente,
Oggi, mentre ti scrivo dal passato, il mondo sta cambiando rapidamente. Ti scrivo da un tempo in cui abbiamo appena iniziato a scoprire le meraviglie e le complessità dell’intelligenza artificiale. Mentre le mie dita ora stanno battendo su una tastiera e le tecnologie si evolvono a un ritmo vertiginoso, mi piace immaginare il mondo in cui vivrai e come l’AI potrà accompagnarti nel tuo percorso di crescita.
Nel nostro tempo (che potrà essere da qui a 10-20-30 anni), l’intelligenza artificiale sta diventando uno strumento prezioso: ci aiuta a risolvere problemi complessi, a velocizzare progetti che una volta sembravano insormontabili e a scoprire nuove frontiere della conoscenza. Abbiamo assistito all’emergere di modelli in grado di imparare, di sistemi che sanno adattarsi alle nostre esigenze e di assistenti virtuali che, in molti modi, ci stanno rendendo la vita quotidiana più semplice e interconnessa. Ma, allo stesso tempo, ci siamo trovati a riflettere su questioni etiche, su come mantenere il controllo su una tecnologia così potente e su come preservare il nostro lato umano in un mondo sempre più automatizzato.
Immagino che il mondo in cui crescerai avrà raggiunto un livello di integrazione tra tecnologia e vita quotidiana che oggi possiamo solo sognare. L’intelligenza artificiale, per te, non sarà più solo uno strumento da consultare, ma un compagno di viaggio. Potrà aiutarti a imparare in modo personalizzato, a esplorare le tue passioni e a superare le difficoltà, offrendoti spunti e risorse che oggi consideriamo innovativi ma che per te saranno banali ed addirittura forse “da vecchi”. Ma al contempo, proprio come accade oggi, sarà fondamentale che tu impari a usarla con discernimento.
Voglio che tu sappia che, nonostante tutti i progressi, l’AI non potrà mai sostituire la bellezza delle emozioni umane, la magia dell’amicizia e la forza del pensiero critico. In un mondo dove le informazioni sono a portata di mano e dove ogni risposta può essere ricercata in pochi secondi, il vero valore risiederà nella tua capacità di interrogarti, di mettere in discussione ciò che ti viene presentato e di coltivare la tua creatività. Come oggi, la conoscenza non è solo un insieme di dati, ma un mosaico di esperienze, sogni e intuizioni che solo il cuore umano sa comporre.
Rispetto al passato, in cui il rapporto tra l’uomo e la tecnologia era ed è caratterizzato da un certo distacco e da una diffidenza iniziale, spero che tu possa sviluppare un rapporto di collaborazione e di rispetto reciproco con l’intelligenza artificiale. Sto immaginando un mondo in cui l’AI è un alleato fidato, capace di amplificare le tue capacità, di aiutarti a esplorare nuovi orizzonti e, soprattutto, di liberare il tuo tempo e le tue energie per le attività che più ti appassionano: creare, inventare, sognare e, perché no, anche sbagliare.
Voglio anche invitarti a non dimenticare mai che, per quanto l’AI potrà essere evoluta, risponderà sempre ai limiti e ai parametri che noi stessi decideremo. Sarà una grande responsabilità saper guidare questa tecnologia in modo etico e umano. La vera sfida sarà sempre quella di trovare l’equilibrio tra l’utilizzo di strumenti potenti e la preservazione del nostro spirito critico, della nostra capacità di empatia e della nostra innata curiosità.
E un ultima cosa, mentre abbracci il futuro con entusiasmo e apertura, ti esorto a tenere sempre viva quella scintilla che ti rende unico. Usa l’intelligenza artificiale come una chiave per aprire porte nuove, ma ricorda che la vera essenza della vita risiede nelle connessioni umane, nelle emozioni condivise e nelle scelte che fai con il cuore.
Con tutto l’amore e la fiducia nel tuo futuro,
Il tuo papà
Cristiano”