Quando le urne si avvicinano e gli angoli da cui analizzare le elezioni iniziano a scarseggiare, c’è un tema sempre caldo di cui parlare attorno a un tavolo. “E i giovani chi voteranno?”.
Fino alla settimana scorsa, lo scontro tra Trump e Biden (uomini nati quando ancora la seconda guerra mondiale era una tema da pagine di cronaca) faticava a catturare l’attenzione della generazione che per la prima volta si troverà a scegliere il presidente degli Stati Uniti.
Troppo lontani sembravano quei due anziani candidati a una fetta di cittadini che fatica a sentirsi rappresentata. L’addio di Biden e l’entrata in scena di Kamala Harris, però, potrebbe aver cambiato le carte in tavola.
Non è una novità che i giovani preferiscano i democratici. Nel 2008, due elettori su tre sotto i 30 anni scelsero Barack Obama per la Casa Bianca e alle ultime elezioni, sempre nella stessa fascia d’età, Biden superò Trump di quasi 25 punti percentuali.
Il partito repubblicano è ben consapevole di questo dato e sta provando a invertire la tendenza. “Le politiche di Joe Biden hanno reso il paese più caro, diviso e pericoloso per i giovani americani – ha detto Karoline Leavitt, Segretaria Nazionale per la Stampa della campagna di Trump – Al contrario, Trump creerà una nazione sicura, prospera e libera che aiuterà tutti i ragazzi a realizzare il loro sogno americano”.

Parole che suonano di circostanza e che i democratici hanno combattuto, fino a oggi, cercando di intercettare i giovani elettori nei campus universitari tramite l’iniziativa Students for Biden-Harris, dando ai leader studenteschi del materiale per rendere consapevoli gli studenti di ciò che è stato fatto in quasi quattro anni di presidenza.
Harris, nelle prime ore da candidata, ha spopolato sui social con il meme della noce di cocco. È un video che gira da tempo, nato come sfottò alla democratica ma che in un attimo l’ha fatta finire su tutte le bacheche del mondo. Kamala l’ha presa bene, sfruttando l’assioma per cui basta che se ne parli, e la cantante Charli XCX le ha dato subito una grande mano definendola “brat” su X.
Un termine, ha spiegato la popstar inglese, che significa “ragazza a cui piace divertirsi, anticonformista, libera, molto onesta e diretta”. Qualità non proprio politiche, ma che hanno fatto molta presa e creato persino una nuova tendenza cromatica.
Biden, sin da gennaio, aveva coinvolto nomi noti per la creazione di post sulle attività della sua amministrazione e lo scorso Natale aveva fatto recapitare a casa di alcuni importanti influencer un invito al party di fine anno della Casa Bianca. Harris sembra essere della stessa idea e infatti la convention di Chicago, che la vedrà protagonista tra qualche giorno, darà per la prima volta le credenziali anche ai “creator” digitali.
Negli Stati Uniti, stando all’ultimo censimento, i ragazzi tra i 18 e 24 anni sono poco più di 30 milioni: il 12% della popolazione. Un numero che non si può certo ignorare, soprattutto in un’elezione così in equilibrio.
Difficile pensare che Trump, con posizioni e temi che poco si incastrano con le sensibilità della nuova generazione, possa ribaltare la tendenza spostando i giovani verso il partito repubblicano. Kamala eredita da Biden un bottino importante: i suoi vent’anni in meno del Presidente potranno soltanto farlo crescere.