In un momento storico in cui gli obiettivi globali sembrano sempre più lontani, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha deciso di non arrendersi. Il suo messaggio, in occasione della presentazione del Rapporto annuale sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), è stato chiaro: “Questo rapporto è più di un’istantanea della situazione attuale. È una bussola che indica la strada verso il progresso. Gli SDGs sono ancora a portata di mano, ma solo se agiamo con urgenza, unità e determinazione incrollabile”.
Il contesto è quello dell’apertura dell’High-Level Political Forum on Sustainable Development (HLPF), in corso al Palazzo di Vetro fino al 23 luglio. È il principale appuntamento annuale per monitorare l’avanzamento dei 17 obiettivi adottati nel 2015 con l’Agenda 2030, e mai come quest’anno si avverte l’urgenza di una svolta concreta.
Secondo il Rapporto, solo il 18% degli obiettivi è sulla buona strada per essere raggiunto entro il 2030, mentre oltre la metà progredisce troppo lentamente e un altro 18% ha addirittura fatto passi indietro. Le disuguaglianze crescono, oltre 800 milioni di persone vivono ancora in povertà estrema, e nel 2024 una persona ha perso la vita a causa di conflitti ogni 12 minuti.
“Siamo in una vera emergenza dello sviluppo globale” ha detto Guterres, denunciando anche un buco da 4 trilioni di dollari all’anno nei finanziamenti verso i Paesi in via di sviluppo. Per il Segretario Generale, gli obiettivi sono condivisi ma mancano gli strumenti per renderli reali: riformare l’architettura finanziaria internazionale e investire nel multilateralismo non sono più opzioni, ma premesse indispensabili.
The Sustainable Development Goals Report is a call to action – together, we can build the sustainable future everyone everywhere deserves.
But only 35% of the #GlobalGoals targets are on track.
Progress is still possible, but we must act with urgency, unity & unwavering… pic.twitter.com/WDhzQET9xi
— António Guterres (@antonioguterres) July 14, 2025
Eppure, tra ritardi e contraddizioni, i progressi non mancano. Tra il 2015 e il 2023, i tassi di mortalità materna e infantile sotto i cinque anni sono diminuiti del 15%, 54 Paesi hanno eliminato almeno una malattia tropicale e 2,2 miliardi di casi di malaria sono stati evitati. Ma i successi, ha ricordato Li Junhua, sottosegretario generale ONU per gli Affari Economici e Sociali, non devono mascherare le gravi disparità: un miliardo di persone vive ancora in baraccopoli senza accesso all’acqua potabile, e 272 milioni di bambini non frequentano la scuola.
Il HLPF 2025 si svolge all’insegna dell’urgenza e della trasparenza. L’appuntamento annuale delle Voluntary National Reviews (VNRs) vede decine di Paesi presentare i propri progressi e fallimenti, con il coinvolgimento diretto di società civile, giovani, accademici e settore privato. Un approccio inclusivo, in linea con lo spirito dell’Agenda 2030.
Quest’anno, particolare attenzione è dedicata a cinque SDGs: salute e benessere (SDG 3), uguaglianza di genere (SDG 5), lavoro dignitoso e crescita economica (SDG 8), vita sott’acqua (SDG 14), e partenariati globali (SDG 17). Proprio quest’ultimo, che viene esaminato ogni anno, è considerato la chiave per far avanzare tutti gli altri: senza cooperazione e finanziamenti, ogni progresso rischia di restare frammentario.
Dati e monitoraggio sono il cuore del processo. Se nel 2015 solo un terzo degli indicatori aveva dati affidabili, oggi il 70% degli SDGs è ben monitorato e tutti gli indicatori dispongono di metodologie condivise a livello internazionale. Ma anche questa infrastruttura informativa rischia di indebolirsi senza investimenti adeguati.
Il forum arriva dopo due appuntamenti importanti: la conferenza sull’oceano di Nizza e quella di Siviglia sul finanziamento allo sviluppo. Proprio da Siviglia è emerso l’appello a colmare con urgenza il divario annuo di 4 trilioni di dollari, riformando alla radice il sistema finanziario globale.
“Questo non è il momento della disperazione, ma dell’azione determinata”, ha dichiarato Li. “Abbiamo gli strumenti e le conoscenze per trasformare le nostre società. Serve solo il coraggio di investire, cooperare e non lasciare nessuno indietro”.
Con soli cinque anni rimasti prima della scadenza dell’Agenda 2030, il vertice di quest’anno rappresenta uno snodo cruciale. Il bilancio sarà fatto nel 2027, ma le decisioni prese oggi determineranno se gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile rimarranno una promessa mancata o si trasformeranno in realtà. Guterres, con ostinazione secondo qualcuno, con visione secondo altri, continua a indicare la rotta.