Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha annunciato mercoledì la nomina del maggiore generale italiano Diodato Abagnara a capo missione e comandante della Forza Interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL). Abagnara succede al tenente generale spagnolo Aroldo Lázaro Sáenz, che ha guidato la missione durante una delle fasi più complesse della sua storia recente. Guterres ha espresso la sua «sincera gratitudine» al generale uscente per la dedizione e la leadership dimostrate in un contesto particolarmente critico.
La nomina del generale Abagnara avviene in un momento delicato per il Libano e per l’intera regione mediorientale, dove le tensioni tra Israele e Hezbollah hanno recentemente raggiunto nuovi picchi, rendendo ancora più cruciale il ruolo di mediazione e stabilizzazione dell’UNIFIL lungo la Linea Blu.
Con oltre 36 anni di esperienza militare, Abagnara porta nella missione delle Nazioni Unite un bagaglio di competenze operative e diplomatiche di alto livello. Attualmente comandante e presidente del Comitato tecnico militare per il Libano (MTC4L), ha coordinato in questa funzione le attività multilaterali a sostegno delle Forze Armate Libanesi. Già in passato ha operato in UNIFIL: dal 2018 al 2019 ha comandato il Settore Ovest della missione, a guida italiana.
Il suo profilo professionale è costellato di incarichi di rilievo: è stato capo della Divisione del Personale e consigliere del Capo di Stato Maggiore della Difesa presso lo Stato Maggiore della Difesa italiano; comandante di brigata di fanteria; e capo dell’Ufficio impiego ufficiali. Ha inoltre presieduto il Consiglio Congiunto per la Prospettiva di Genere dello Stato Maggiore, segno di un impegno concreto per la promozione di una leadership inclusiva e per le riforme interne nelle forze armate.

Di straordinario rilievo anche il suo curriculum accademico: Abagnara è in possesso di quattro lauree triennali – in Scienze Politiche, Scienze Internazionali e Diplomatiche, Management e Comunicazione d’impresa, e Scienze Strategiche – e ben sei lauree magistrali, che spaziano dalla Giurisprudenza alla Sicurezza Informatica, dagli Studi Strategici Internazionali alla Leadership Digitale. Ha conseguito i suoi titoli presso le Università di Torino, Trieste, Teramo, Roma e la Luiss Business School.
Fluente in italiano e inglese, parla anche francese e spagnolo. Il suo profilo si inserisce in una lunga e prestigiosa tradizione di leadership italiana all’interno di UNIFIL, dove l’Italia continua a essere uno dei principali contributori di truppe e di competenze diplomatico-militari.
La sua nomina rafforza il ruolo dell’Italia all’ONU e nel Mediterraneo e testimonia la fiducia delle Nazioni Unite nel contributo italiano alla stabilità della regione.