Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato con forza il brutale attacco terroristico avvenuto martedì nella regione di Jammu e Kashmir, che ha causato la morte di almeno 26 turisti e numerosi feriti, richiedendo giustizia immediata e una cooperazione internazionale rafforzata per assicurare i responsabili alla giustizia.
In una dichiarazione ufficiale diffusa venerdì, i membri del Consiglio hanno espresso “la più profonda solidarietà” alle famiglie delle vittime e ai governi di India e Nepal, augurando una pronta e completa guarigione ai feriti.
L’attacco, avvenuto nella contesa regione himalayana rivendicata sia dall’India sia dal Pakistan, ha visto un commando armato aprire il fuoco sui turisti, aggravando ulteriormente le tensioni in un’area già instabile. “I membri del Consiglio di Sicurezza ribadiscono che il terrorismo, in tutte le sue forme e manifestazioni, rappresenta una delle minacce più gravi alla pace e alla sicurezza internazionale”, si legge nella nota. I Quindici hanno inoltre sottolineato che simili atti “sono criminali e ingiustificabili, ovunque, comunque e da chiunque siano commessi”.
Il Consiglio ha chiesto che i responsabili, gli organizzatori, i finanziatori e i sostenitori dell’attacco siano perseguiti senza indugio e ha invitato tutti gli Stati a cooperare attivamente, in linea con il diritto internazionale e le risoluzioni ONU vigenti.
Un invito pressante è stato rivolto alla comunità internazionale affinché “combatta con ogni mezzo” le minacce derivanti da atti di terrorismo, nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.
Massima preoccupazione all’ONU: rischio conflitto nucleare
Nel frattempo, l’ONU ha dichiarato di seguire con “massima preoccupazione” l’evolversi della situazione.
Il portavoce del Segretario Generale, Stéphane Dujarric, ha rivolto un appello urgente ai governi di India e Pakistan affinché esercitino “massima moderazione” per evitare un pericoloso deterioramento della crisi.
“La nostra preoccupazione è profonda,” ha dichiarato Dujarric venerdì durante il briefing quotidiano a New York.
India e Pakistan, entrambi dotati di arsenali nucleari, amministrano porzioni del Kashmir ma rivendicano la sovranità sull’intera regione.
Alla luce dell’escalation di violenze e delle forti tensioni nazionalistiche, cresce l’incubo di un nuovo conflitto armato tra due potenze atomiche, con conseguenze potenzialmente devastanti per la sicurezza globale.
Dal Palazzo di Vetro si guarda alle tensioni tra India e Pakistan con apprensione: basterebbe un solo errore per trasformare la crisi in una tragedia irreversibile.