All’indomani della Giornata della Terra, il Segretario Generale dell’ONU António Guterres ha parlato alla stampa fuori dal Consiglio di Sicurezza dopo aver concluso, insieme al Presidente del Brasile Lula da Silva (collegato via video), un vertice a porte chiuse con 17 capi di Stato e di governo per rilanciare l’impegno globale contro la crisi climatica e accelerare la transizione verso un’energia pulita e giusta.
“Non possiamo permettere che gli impegni climatici vengano travolti dalle crisi globali,” ha detto Guterres. “Oggi è stato un importante passo per mantenere lo slancio in vista della COP30 in Brasile”.
Il vertice ha visto la partecipazione di rappresentanti delle maggiori economie globali – tra cui Cina e Unione Europea – ma anche di Paesi tra i più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, come gli Stati insulari del Pacifico. Presenti anche leader regionali dell’Unione Africana, ASEAN, CARICOM e dell’Alleanza degli Stati Insulari.

Guterres ha ribadito che “nessuna regione è risparmiata dalle catastrofi climatiche” e che la crisi sta alimentando povertà, instabilità e conflitti. Ma ha anche sottolineato come le energie rinnovabili rappresentino “l’opportunità economica del secolo” e la strada più efficace per uscire dall’emergenza: “La scienza è dalla nostra parte e l’economia è cambiata. I costi sono crollati e il settore è in pieno boom.”
Due gli appelli principali lanciati ai leader: presentare piani climatici nazionali rafforzati prima della COP30, allineati con l’obiettivo di 1.5°C e con target per tutti i gas serra, e aumentare il sostegno ai Paesi in via di sviluppo.
In particolare, Guterres ha chiesto un impegno per mobilitare 1.300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035 e raddoppiare il finanziamento per l’adattamento entro il 2025. “Dobbiamo cambiare rotta ora – ha detto – e oggi abbiamo sentito un messaggio forte di speranza.”
Il Segretario Generale ha annunciato che un nuovo evento speciale si terrà a settembre, poco prima della COP30, per mantenere alta la pressione sui governi.
Guterres ha anche risposto a delle domande dalla stampa:
La prima era dalla AFP: “Lei ha detto che nessun gruppo o governo può fermare la rivoluzione dell’energia pulita. Si riferiva anche agli Stati Uniti? E qual è il suo messaggio per il Presidente Trump, che ha promesso più estrazioni di combustibili fossili?”
Guterres: “Gli Stati Uniti sono un’economia di mercato. Non è il governo a determinare il volume di produzione di combustibili fossili o rinnovabili. Oggi i numeri sono chiari: le rinnovabili costano meno. Negli USA vediamo un settore privato molto dinamico, e molti governi statali impegnati negli stessi obiettivi. Dobbiamo guardare alla complessità della società americana, non solo alle posizioni dei leader.”
TV Globo ha chiesto: “La Cina era presente? E ci sono stati progressi che le danno fiducia sul fatto che i Paesi pubblicheranno i loro NDCs entro settembre?”
Guterres: “Sì, la Cina era presente. E non solo ha confermato che presenterà il proprio NDC, ma il Presidente Xi ha chiarito per la prima volta che coprirà tutti i settori economici e tutti i gas serra. È un passo estremamente importante per l’azione climatica globale.”
Guterres ha concluso ribadendo l’urgenza di mobilitare entro il 2035 almeno 1.300 miliardi di dollari all’anno per aiutare i Paesi in via di sviluppo a fronteggiare la crisi climatica.