L’inaugurazione della 79esima sessione dell’Assemblea Generale, fatta dal Segretario Generale Antonio Guterres, ha anticipato l’intervento carico di speranza del presidente USA Joe Biden: “Le cose andranno meglio. Ricordiamoci, chi rappresentiamo, per chi lavoriamo: il popolo. Siamo qui per servire le persone”, facendo riferimento al motivo per il quale, a luglio, ha rinunciato alla corsa presidenziale indicando Kamala Harris come sua sostituta, “Lasciamo spazio alle nuove generazioni di leader”.
Il messaggio che Biden ha trasmesso all’Assemblea Generale era carico di speranza e, con la prospettiva di un futuro migliore ha ripercorso tutti gli ostacoli che ha affrontato in 50 anni di carriera politica. “Questo è il mio quarto intervento come presidente degli Stati Uniti e sarà anche l’ultimo – ha ricordato dopo aver salutato il presidente dell’Assemblea Generale Philémon Yang. – Sono stato eletto senatore nel 1972. Avevo 29 anni e all’epoca vivevamo in un momento cruciale, di incertezza e tensione. Il mondo era diviso per la Guerra Fredda, il Medio Oriente stava attraversando una guerra e gli USA erano impegnati in Vietnam”. Con sguardo ottimista, ha dichiarato: “Non è stato facile, ma siamo andati avanti”, invocando alla riconciliazione fra popoli che prima erano divisi. Ha ricordato i passi in avanti fatti dal punto di vista dell’uguaglianza di genere, dell’Apartaid e di tante altre situazioni che si sono risolte. “Ogni giorno ci sono nuove minacce: il terrorismo, le guerre, la brutalità, la crisi climatica, le democrazie a rischio, la promessa dell’intelligenza artificiale e dei suoi rischi – menzionando la Risoluzione ONU firmata da 60 Stati membri. Dobbiamo affrontarli e sfruttarli come opportunità”.

Il presidente Biden ha ricordato i conflitti nel mondo. In Ucraina, per cui ha ringraziato pubblicamente la Cina per “non aver interferito”, ma anzi per aver “fermato di esportare le armi tossiche”. A questo proposito ha sottolineato ancora il suo sostegno a Kiev: “Non possiamo andarcene e non li abbandoneremo”.
Ha commemorato le vittime israeliane morte nell’attentato del 7 ottobre da parte di Hamas e tutti gli ostaggi ancora trattenuti. “Questo è il momento di finalizzare l’accordo sul cessate il fuoco e di portarli a casa”. Ma ha anche menzionato le sofferenze del popolo palestinese, “che non ha chiesto questa guerra. È giusto che abbiano la loro possibilità di autodeterminarsi e che vivano nel loro Stato”. Biden ha indicato l’Egitto come principale moderatore dei negoziati. Ha ammonito la platea per una prossima escalation in Libano, dopo gli attacchi fra Israele ed Hazbollah: “Una soluzione diplomatica è ancora possibile”.
Ha invocato la pace in Sudan, dilaniato dalla guerra civile. “Più di otto milioni di persone stanno soffrendo la fame. Smettete di dividere il vostro Paese in due”.
Infine, ha sottolineato l’impegno degli Stati Uniti nel raggiugimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, dalla riduzione alle emissioni di gas alle donazioni di vaccini per il vaiolo delle scimmie in Africa, alla transizione ecologica, alla promozione di un investimento per il miglioramento alle infrastrutture globali.
Questo pomeriggio, Biden si incontrerà con altri leader mondiali, fra cui anche la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, per una tavola rotonda sulle droghe. Domani, il presidente degli Stati Uniti ha organizzato all’ultimo momento un incontro per discutere della situazione in Ucraina insiema al presidente Volodymyr Zelensky. Anche Meloni è stata invitata e parteciperà collegandosi da remoto, perché sarà già rientrata in Italia.