Piano Mattei, Intelligenza Artificiale, riforma del Consiglio di Sicurezza ONU e multilateralismo. Sono queste le tematiche del discorso che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rivolto alla platea del Summit del Futuro, prima che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite cominci domani.
“È un fenomeno di cui temo non si abbia ancora sufficiente consapevolezza – ha dichiarato Meloni. – L’AI è soprattutto un grande moltiplicatore ma la domanda a cui dobbiamo rispondere è: che cosa vogliamo moltiplicare? Se fosse usato per curare malattie oggi incurabili, allora contribuirebbe al bene comune. Ma se fosse, invece, usato per divaricare ulteriormente gli equilibri globali, gli scenari sarebbero catastrofici. Le macchine non risponderanno a questa domanda, noi possiamo farlo. Dobbiamo mantenere l’uomo al centro”.
Meloni ha definito il piano Mattei come “la ricetta per promuovere lo sviluppo di un continente troppo spesso sottovalutato per costruirne la stabilità e garantire finalmente il diritto a non emigrare che, fino a oggi, è stato negato a troppo giovani”. Secondo la premier, il piano è pensato apposta per la cooperazione con le nazioni africane, “attraverso un approccio che non è paternalistico né caritatevole né predatorio ma basato sul rispetto e sul diritto per ciascuno di poter competere ad armi pari”.
La premier ha poi fatto riferimento alla riforma, necessaria, del Consiglio di Sicurezza ONU. Sarà “efficace se con regole giuste e condivise che rispettino principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che debbano esserci nazioni di Serie A e Serie B”. e poi ha lanciato un appello alla platea: “Non dobbiamo dimenticare che le decisioni che prendiamo oggi saranno il mondo nel quale i nostri figli vivranno domani. Le crisi costringono a mettersi in discussione, non consentono di tentennare. Nessuno Stato può governare da solo le sfide, per questo l’Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e del luogo più rappresentativo: le Nazioni Unite, dove le idee devono diventare azione, facendo sintesi tra le diverse sensibilità.”
A margine, Meloni è stata impegnata con alcune bilaterali: un incontro con il Principe ereditario del Kuwait, Sabah Al-Khalid Al Sabah, sulla cooperazione internazionale e situazione nel Medio Oriente, e un appuntamento con l’Inviato Speciale per il Clima e Ministro dell’Industria degli Emirati Arabi Uniti, Sultano Al Jaber, sulle opportunità di investimento nel settore delle rinnovabili.
Questa sera verrà premiata da “Global Citizen Award” all’Atlantic Council. Il riconoscimento le verrà attribuito per il suo ruolo pionieristico come prima donna capo di governo in Italia, per il suo sostegno all’Unione Europea e all’alleanza transatlantica. A consegnarle il titolo sarà Elon Musk, su richiesta della stessa premier, sollevando non poche polemiche.
Domani, dopo l’intervento all’Assemblea Generale e il Side Event sulle droghe voluto dal presidente USA Joe Biden, la premier farà rientro a Roma, saltando un incontro previsto per il 25 settembre sull’Ucraina. Secondo fonti interne del Governo, infatti, Meloni aveva già deciso di ripartire quando Biden avrebbe organizzato questo ultimo appuntamento a cui parteciperà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tuttavia, è stato assicurato che si impegnerà con un contributo virtuale.