Il futuro, almeno quello per l’istituzione ONU, è “salvo”. Domenica i leader mondiali – ma tra i grandi assenti che non parleranno al vertice spiccavano quelli di USA, Cina e Russia – hanno adottato il “Patto per il futuro”, una dichiarazione definita “storica” che promette azioni concrete verso una riforma per attrezzare la più importante istituzione multilaterale nata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, a poter ancora lavorare per un mondo più sicuro, pacifico, sostenibile e inclusivo per le generazioni di domani.
La risoluzione sul Patto, insieme ai suoi allegati, il Global Digital Compact e la Dichiarazione sulle generazioni future, è stato adottato per consenso, nonostante una proposta di emendamento dell’ultimo minuto da parte di alcuni paesi, (Russia, Iran e Repubblica popolare democratica di Corea, Nicaragua, Siria e Bielorussia), che è stata bocciata.
L’emendamento cercava di incorporare un testo che chiedeva il non intervento in qualsiasi questione di sovranità nazionale e il primato della deliberazione intergovernativa, minimizzando di fatto il ruolo della società civile o gli interessi del settore privato. La proposta è stata respinta dopo che l’Assemblea composta da 193 membri ha deciso di non dare seguito alla proposta.

Intervenendo dopo l’adozione, il Segretario generale António Guterres ha sottolineato che il Patto per il futuro e i suoi allegati “aprono strade a nuove possibilità e opportunità”. “Le persone di tutto il mondo sperano in un futuro di pace, dignità e prosperità. Chiedono a gran voce un’azione globale per risolvere la crisi climatica, affrontare la disuguaglianza e affrontare i rischi nuovi ed emergenti che minacciano tutti”, ha affermato.
“Considerano le Nazioni Unite essenziali per risolvere queste sfide”, ha continuato Guterres, aggiungendo che “il vertice del futuro stabilisce un percorso per la cooperazione internazionale in grado di soddisfare le loro aspettative… ora mettiamoci al lavoro”.
World leaders at UN Headquarters on Sunday morning adopted the #PactForTheFuture by consensus
The Pact includes two key annexes, the #GlobalDigitalCompact and the Declaration on Future Generations, to chart out a peaceful, sustainable and inclusive future #OurCommonFuture pic.twitter.com/J3cJvuK7Ts
— UN News (@UN_News_Centre) September 22, 2024
Le cinque grandi aree di interesse del Patto includono: sviluppo sostenibile; pace e sicurezza internazionali; scienza e tecnologia; giovani e le generazioni future e trasformare la governance globale.
Questo è diventato un perno urgente, poiché le istituzioni finanziarie multilaterali e persino le stesse Nazioni Unite – così come sono adesso – non sono più in grado di trovare le soluzioni ai problemi del 21° secolo, afferma il patto.
Aderendo al Patto, gli Stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati, tra le altre cose, a:
- Potenziare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, due accordi fondamentali del 2015 che hanno visto l’arresto dei progressi e il mancato raggiungimento di traguardi importanti
- Ascoltare i giovani e includerli nel processo decisionale, a livello nazionale e globale
- Costruire partenariati più forti con la società civile, il settore privato, le autorità locali e regionali e altro ancora
- Raddoppiare gli sforzi per costruire e sostenere società pacifiche, inclusive e giuste e affrontare le cause profonde dei conflitti
- Proteggere tutti i civili nei conflitti armati
- Accelerare l’attuazione dei nostri impegni su donne, pace e sicurezza
Per quanto riguarda il “Global Digital Compact”, è il primo vero accordo mondiale sulla regolamentazione internazionale dell’intelligenza artificiale (AI) e si fonda sull’idea che la tecnologia dovrebbe avvantaggiare tutti. L’accordo delinea gli impegni per garantire che le tecnologie digitali contribuiscano allo sviluppo sostenibile e ai diritti umani, affrontando rischi come il divario digitale, la sicurezza informatica e l’uso improprio della tecnologia.
After three years of discussion – and months of negotiations – the #UN has adopted the Pact for the Future, which will better position the UN to meet the challenges of the 21st Century.@USUN has been proud to help lead this important reform. #Our CommonFuture pic.twitter.com/ldOxbIP0vm
— Ambassador Chris Lu (@AmbUNReform) September 22, 2024
Il patto mira a colmare il divario digitale e a garantire che le tecnologie dell’intelligenza artificiale siano utilizzate in modo responsabile, promuovendo la cooperazione globale sia sulle capacità dell’intelligenza artificiale che sulle minacce alla sicurezza. I governi sono inoltre obbligati a formare un gruppo scientifico mondiale imparziale sull’intelligenza artificiale e ad avviare un dialogo internazionale sulla governance dell’intelligenza artificiale all’interno delle Nazioni Unite.
Per quanto riguarda la “Dichiarazione sulle generazioni future” si concentra sulla garanzia del benessere delle prossime generazioni, evidenziando anche la necessità di includere i loro interessi nei processi decisionali. Sottolinea inoltre l’importanza di proteggere l’ambiente, promuovere l’equità intergenerazionale e garantire che le conseguenze a lungo termine delle azioni odierne siano prese in considerazione.
L’adozione è stata il culmine di mesi di negoziati co-facilitati da Germania e Namibia. Intervenendo dopo l’adozione, Philémon Yang, presidente della 79a sessione dell’Assemblea generale, ha esortato le nazioni ad andare avanti, insieme, in uno spirito di solidarietà e cooperazione multilaterale. “Il percorso che scegliamo deve portare a un futuro in cui la dignità umana sia rispettata e i diritti umani siano sostenuti. Un futuro in cui la pace trascende la semplice assenza di conflitto e si fonda sulla giustizia, sull’inclusione e sull’equità”.
Lunedì il vertice per il futuro continua al Palazzo di Vetro e, tra gli interventi attesi in Assemble Generale, ci sarà anche quello della premier italiana Gorgia Meloni.