In relazione alla difficile situazione Medio Orientale, la rappresentante permanente per gli Stati Uniti d’America alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha aperto il Consiglio di Sicurezza con un riferimento a Ralph Bunche. Il politico statunitense vinse il Premio Nobel per la Pace nel 1950 e a Oslo, in Norvegia, durante la cerimonia di premiazione dichiarò: “Il mondo e i suoi popoli sono come sono, non c’è un approccio facile, rapido o infallibile per una pace sicura. È solo con uno sforzo paziente, persistente, imperterrito, con tentativi ed errori, che la pace può essere conquistata”.
L’ambasciatrice ha voluto sottolineare che qualsiasi sforzo per garantire la stabilità e una pace duratura non è facile. Continui dialoghi sono tuttora in corso fra Stati Uniti, Qatar, Egitto e molti altri partner per facilitare l’accordo approvato nella risoluzione 2735.
L’accordo porterebbe a un cessate il fuoco immediato a Gaza con il rilascio degli ostaggi, aumenterebbe gli aiuti ai palestinesi bisognosi e creerebbe un percorso verso una stabilità nell’area.
Tuttavia, ha sottolineato Thomas-Greenfield, ci sono ancora lacune da colmare e il Consiglio di Sicurezza deve esercitare pressioni su Hamas affinché accetti interamente la risoluzione e inizi ad attuarla senza condizioni.
Thomas-Greenfield ha altresì evidenziato che le Nazioni Unite e le agenzie umanitarie devono mantenere il sostegno necessario e inviare ulteriori aiuti, da tradurre in modo concreto in almeno 600 camion al giorno, da destinare ai territori non appena l’accordo entrerà in vigore.