Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, durante la conferenza che si tiene al Palazzo di Vetro di New York con i sostenitori dell’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che assiste i rifugiati palestinesi in Medio Oriente, ha sottolineato l’assoluta necessità di rafforzarla nonostante i continui attacchi al suo mandato, al suo personale, alle sue sedi e alle sue operazioni.
Il capo delle Nazioni Unite ha sottolineato le innumerevoli crisi che devono affrontare i civili palestinesi a Gaza che sono “costretti a muoversi come flipper umani attraverso un paesaggio di distruzione e morte. La disperazione è il più grande alleato dell’instabilità”, ha aggiunto Guterres, sottolineando che, attraverso il suo lavoro, “l’UNRWA è uno dei maggiori fattori che forniscono speranza e stabilità in una regione travagliata”.
La conferenza annuale dei donatori, tenutasi sotto gli auspici dell’Assemblea Generale, funge da piattaforma vitale per raccogliere fondi per tutte le operazioni sostenute dall’UNRWA. Dal 1948 l’agenzia dell’ONU sostiene servizi essenziali, tra cui istruzione, sanità e servizi sociali, a circa 5,9 milioni di rifugiati palestinesi, compresi gruppi vulnerabili come donne, bambini e persone con disabilità.
Gestisce inoltre 58 campi profughi, rispondendo ai terribili bisogni umanitari di oltre 1,6 milioni di persone in Giordania, Libano, Siria, Striscia di Gaza e Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. Gli appelli di emergenza si concentrano sulla risposta alla crisi con interventi umanitari e salvavita critici.

Quest’anno, tuttavia, la conferenza si sta tenendo in circostanze molto diverse. Gaza è diventata un luogo di immensa sofferenza in mezzo ai bombardamenti militari quotidiani in un conflitto che è stato accelerato dall’attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas e altri gruppi armati palestinesi nel sud di Israele. Oltre 1.200 israeliani sono stati uccisi e più di 200 presi in ostaggio. Decine di loro rimangono ancora prigionieri a Gaza.
Intanto nella Striscia di Gaza, si ritiene che più di 38.000 palestinesi siano stati uccisi, altri 88.000 feriti e circa il 90% della popolazione sia stata costretta a sfollare dalle loro case spesso ormai distrutte. Le tensioni stanno crescendo anche in Cisgiordania e crescono i timori di un’estensione della guerra in Libano, mentre le forze israeliane si scontrano quotidianamente con i militanti di Hezbollah.
Con i bisogni umanitari in totale emergenza in tutta l’enclave, l’UNRWA si trova anche ad affrontare una grave crisi di finanziamenti, con molti donatori che hanno sospeso i loro finanziamenti dopo le accuse avanzate da Israele secondo cui parte del personale dell’agenzia era coinvolto negli attacchi del 7 ottobre. In mancanza di prove chiare, molti paesi donatori, tra cui anche l’Italia (ma non gli USA), hanno ripreso i contributi a seguito delle azioni di risposta delle Nazioni Unite.

Delle 12 persone accusate di essere implicate con l’attacco terroristico di Hamas, l’agenzia ha rescisso i contratti di 10, altre due sono morte. È stata inoltre immediatamente avviata ed è in corso, anche un’indagine da parte dell’Ufficio dei servizi di supervisione interna delle Nazioni Unite (OIOS).
Separatamente e prima delle accuse, il Segretario generale ha incaricato l’ex ministro degli Esteri francese Catherine Colonna di condurre una revisione indipendente per valutare l’impegno dell’UNRWA nei confronti del principio umanitario di neutralità. Ad aprile ha presentato il suo rapporto finale con le principali raccomandazioni, che sono in fase di implementazione.
L’UNRWA, tuttavia, deve far fronte a enormi lacune e non riesce più a far corrispondere le risorse ai bisogni e necessita di 1,2 miliardi di dollari per coprire i bisogni umanitari critici fino alla fine dell’anno.
My appeal to everyone is this: protect UNRWA, protect UNRWA staff, and protect UNRWA’s mandate – including through funding
Let me be clear: there is no alternative to @UNRWA
– UN Secretary-General António Guterres pic.twitter.com/XyFdU3sMk0— UN News (@UN_News_Centre) July 12, 2024
Guterres ha avvertito che senza un maggiore sostegno e finanziamenti per l’UNRWA, i rifugiati palestinesi “perderanno un’ancora di salvezza fondamentale e l’ultimo raggio di speranza per un futuro migliore”. “Il mio appello a tutti è questo: proteggere l’UNRWA, proteggere il personale dell’UNRWA e proteggere il mandato dell’UNRWA, anche attraverso i finanziamenti. Sia chiaro: non esiste alternativa all’UNRWA”, ha sottolineato Guterres. Guterres ha sottolineato ancora una volta la necessità di porre fine alla guerra in corso, a partire da un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza e dal rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. “In definitiva, solo una soluzione politica può porre fine a questo conflitto – una soluzione che realizzi la visione di due Stati – Israele e Palestina – che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza, con Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati”. “Vi esorto ad agire ora: agire per instillare speranza in un luogo dove scarseggia; agire per sostenere il mandato di questa Assemblea Generale per sostenere l’UNRWA; agire in solidarietà con i rifugiati palestinesi e con tutto il popolo palestinese”, ha concluso il Segretario Generale delle Nazioni Unite.
Il presidente dell’Assemblea generale Dennis Francis ha fatto eco all’appello del Segretario generale, esortando i donatori a “trasformare la retorica in realtà” garantendo che l’agenzia sia sufficientemente finanziata. Francis ha esortato tutte le parti interessate: gli Stati membri delle Nazioni Unite, nonché le organizzazioni filantropiche, il settore privato e gli individui a contribuire all’agenzia. “Non si tratta semplicemente di finanziamenti, né della sopravvivenza di un’agenzia. Riguarda le persone e la sopravvivenza dei rifugiati palestinesi – soprattutto i bambini – nella Striscia di Gaza, in Giordania, in Libano, in Siria, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est”, ha affermato il presidente di UNGA78.
Today, @UNRWA is staggering under the weight of relentless attack
In Gaza, it has paid a terrible price, 195 of our colleagues killed and nearly 190 installations damaged or destroyed, killing over 500 people seeking United Nations protection
– UNRWA chief @UNLazzarini pic.twitter.com/ZfFCXMwUKs— UN News (@UN_News_Centre) July 12, 2024
Il commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini ha sottolineato l’immensa sofferenza sia dei palestinesi che degli israeliani. Ha condannato ancora una volta l’attacco del 7 ottobre e ha chiesto l’immediata liberazione di tutti gli ostaggi. Gaza è stata “decimata”, ha detto, con oltre due milioni di persone che vivono in condizioni terribili. I bambini e le donne sono particolarmente colpiti, con molti bambini uccisi o gravemente feriti. Ha sottolineato che una tragedia simile si sta verificando in Cisgiordania, con centinaia di palestinesi uccisi dalle forze e dai coloni israeliani.
Lazzarini ha inoltre sottolineato che, nonostante decenni di stabilità e servizi essenziali, l’UNRWA sta lottando contro attacchi incessanti, con significative perdite di vite umane e danni alle sue strutture. Lazzarini ha denunciato il maltrattamento del personale dell’UNRWA e l’uso dei suoi locali per scopi militari da parte sia dei gruppi armati palestinesi che delle forze israeliane, e ha criticato gli sforzi per smantellare l’UNRWA, compresi gli attacchi ai social media e le iniziative legislative per etichettarla come un’organizzazione terroristica. “L’UNRWA è presa di mira”, ha sottolineato, “a causa del suo ruolo nella salvaguardia dei diritti dei rifugiati palestinesi e perché incarna un impegno internazionale per una soluzione politica”. Lazzarini ha avvertito che la mancata difesa di UNRWA lascerà altre entità delle Nazioni Unite e organizzazioni internazionali esposte ad attacchi simili.
Il Commissario generale dell’UNRWA ha ribadito che l’agenzia “costituisce la spina dorsale” della risposta umanitaria a Gaza, e che rimarrà fondamentale per la transizione dal cessate il fuoco al “giorno dopo”, fornendo servizi essenziali. “Se manteniamo lo status quo, l’agenzia crollerà e milioni di bambini, donne e uomini pagheranno un prezzo pesante”, ha concluso.

In una conferenza stampa tenuta nel tardo pomeriggio, Lazzarini ha sottolineato ai giornalisti il “forte messaggio di solidarietà e sostegno” che l’agenzia aveva ricevuto durante la conferenza dei donatori. “La giornata è iniziata con l’impegno di 118 Stati membri, che è stato riecheggiato alla conferenza”, ha affermato soddisfatto, aggiungendo che gli impegni annunciati dagli Stati membri sosterranno il bilancio principale dell’UNRWA fino alla fine di settembre. “L’agenzia ora ha risorse sufficienti per funzionare fino alla fine di settembre… in pratica questo significa che nei prossimi due mesi mi concentrerò per assicurarmi di colmare il divario finanziario tra settembre e la fine di dicembre”. Lazzarini ha aggiunto che la sua preoccupazione rimane che l’appello di emergenza da 1,2 miliardi di dollari dell’UNRWA per la crisi in corso nei territori palestinesi occupati e l’appello separato da 416 milioni di dollari per la crisi regionale “rimangano gravemente sottofinanziati”.
A Lazzarini abbiamo chiesto se, nell’eventualità che il Consiglio di Sicurezza discuta dell’invio di una missione di pace dell’ONU per Gaza (modello UNIFIL, come ha suggerito il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha messo a disposizione i caschi blu italiani), avrebbe un consiglio per i Quindici? Sarebbe Lazzarini favorevole o contrario alla missione? “Prendendo anche l’ipotesi che il Consiglio di Sicurezza mi chiedesse un consiglio, non mi senterei di poterne dare alcuno a riguardo in questo momento” ha replicato Lazzarini, spiegando che la situazione di conflitto è ancora così complicata che per il Direttore dell’UNRWA resta impossibile prevedere adesso decisioni su cosa sarà più urgente e necessario in quel momento per Gaza e la sua popolazione.