Presentando l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite sullo stato degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), la vice segretaria Generale dell’ONU Amina Mohammed ha chiesto “un aumento degli investimenti” e una riforma del sistema finanziario internazionale per salvare gli SDG.
I leader mondiali hanno adottato i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile ormai quasi dieci anni fa; tra questi figurano la fine della povertà estrema e della fame, la garanzia della disponibilità di acqua pulita e servizi igienico-sanitari e la riduzione della disuguaglianza all’interno e tra i paesi.
“Ai nostri ritmi attuali, stimiamo che circa 600 milioni di persone vivranno ancora in povertà estrema oltre il 2030. E come mostra il rapporto, la finanza è il nocciolo del problema”, ha detto Mohammed, parlando ai giornalisti al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York.
Il rapporto sul finanziamento per lo sviluppo sostenibile del 2024 afferma che sono necessari passi urgenti per mobilitare finanziamenti su larga scala per colmare il divario di finanziamento dello sviluppo, ora stimato a 4,2 trilioni di dollari all’anno, rispetto ai 2,5 trilioni di dollari prima della pandemia di COVID-19.
Nel frattempo, le crescenti tensioni geopolitiche, i disastri climatici e la crisi globale del costo della vita hanno colpito miliardi di persone, ostacolando i progressi nel campo dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione e di altri obiettivi di sviluppo.
L’enorme peso del debito e l’aumento dei costi di finanziamento contribuiscono in larga misura alla crisi dello sviluppo sostenibile. Si stima che nei paesi meno sviluppati, il servizio del debito ammonterà a 40 miliardi di dollari all’anno tra il 2023 e il 2025, in aumento di oltre il 50% rispetto ai 26 miliardi di dollari del 2022. I disastri più forti e più frequenti legati al clima rappresentano oltre la metà dell’aumento del debito in paesi meno sviluppati e vulnerabili.

La vice segretaria generale Mohammed ha affermato che circa il 40% della popolazione mondiale, circa 3,3 miliardi di persone, vive in paesi in cui i governi ora spendono più per il pagamento degli interessi che per l’istruzione o la sanità.
Nel frattempo, ha osservato, l’economia globale non sostiene gli investimenti e lo sviluppo come dovrebbe. I tassi di crescita medi sono diminuiti costantemente negli ultimi 25 anni, da oltre il 6% prima della crisi finanziaria globale di più di 15 anni fa a circa il 4% di oggi. Il rapporto chiede di aumentare gli investimenti pubblici e privati negli Obiettivi di sviluppo sostenibile, sottolineando l’importanza della riforma del sistema delle banche di sviluppo. I donatori devono anche rispettare gli impegni in materia di aiuto pubblico allo sviluppo (APS) e finanziamenti per il clima. In secondo luogo, anche l’attuale architettura finanziaria internazionale – istituita quasi 80 anni fa – deve essere rifatta poiché “non è più adatta allo scopo”, ha affermato Mohammed, e i paesi in via di sviluppo dovrebbero avere più voce in capitolo nella governance economica globale.
Infine, i leader mondiali devono colmare i “gap di credibilità” e i deficit di fiducia. Ciò è particolarmente vero per le nazioni più ricche, che hanno fatto promesse sulla riforma della governance globale, sulla fornitura di aiuti e su riforme interne per contrastare la corruzione e la disuguaglianza, compresa la disuguaglianza di genere.
Affermando che il messaggio del rapporto non potrebbe essere più chiaro, la signora Mohammed ha affermato che “dobbiamo scegliere ora se riusciremo insieme o falliremo insieme”, sottolineando che “il fallimento non è un’opzione”.

Il rapporto incoraggia inoltre i governi a sfruttare al meglio le “significative opportunità future”, ha aggiunto, facendo riferimento a importanti conferenze come il Vertice del futuro presso la sede delle Nazioni Unite a settembre e la Quarta conferenza internazionale sul finanziamento allo sviluppo programmata per il prossimo anno. Il vertice è stato descritto come un’opportunità unica per rafforzare la cooperazione sulle sfide cruciali, colmare le lacune nella governance globale e per riaffermare gli impegni, anche verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
A Mohammed è stato chiesto come i recenti conflitti abbiano influito sulle pianificazioni per raggiungere gli SDG in alcuni paesi, come per esempio a Gaza. Mohammed ha risposto che “Gaza è stata distrutta, parlare di obiettivi SDG nelle condizioni in cui si trovano i palestinesi in questo momento è impossibile”. Poi Mohammed, incalzata su Gaza con altre domande, ha aggiunto: “Ciò che mi preoccupa profondamente è che abbiamo perso la nostra bussola morale riguardo a Gaza, come umanità, come comunità internazionale. Dobbiamo fare qualcosa e in fretta. Migliaia di bambini continuano a perdere la vita, a vivere da amputati. E centinaia di persone aspettano di tornare a casa, come gli ostaggi”, ha detto la vice di Guterres.
Martedì anche il Presidente dell’Assemblea Generale Dennis Francis ha parlato ai giornalisti per annunciare la Settimana inaugurale della Sostenibilità dell’organismo delle Nazioni Unite. Dal 15 al 19 aprile, l’iniziativa riunisce vari eventi imposti in un’unica settimana di grande impatto, elevando il discorso su settori critici come il turismo, le infrastrutture, l’energia e i trasporti.

“L’iniziativa della Settimana della sostenibilità è essenzialmente progettata per galvanizzare lo slancio intorno alla sostenibilità in un modo che aiuti a potenziare l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, ha detto Francis ai giornalisti. Francis ha aggiunto che è prevista la partecipazione ad alto livello di capi di Stato e di governo, ministri settoriali e funzionari chiave delle Nazioni Unite.
Questo il calendario.
15 aprile: dibattito tematico ad alto livello sulla sostenibilità del debito e sull’uguaglianza socioeconomica, evidenziando l’impatto dell’aumento del debito sulle traiettorie di sviluppo dei paesi
16 aprile: evento tematico di alto livello sul turismo, che affronta le pratiche non sostenibili nel settore e lancia un quadro statistico per misurare la sostenibilità
17 aprile: incontro ad alto livello sui trasporti sostenibili, sottolineandone l’importanza per il raggiungimento di diversi obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG)
18 aprile: dialogo informale sulla costruzione della resilienza globale e sulla promozione dello sviluppo sostenibile attraverso la connettività delle infrastrutture
19 aprile: bilancio globale sull’energia sostenibile, riflessione sui progressi e sulle carenze del decennio delle Nazioni Unite dell’energia sostenibile per tutti 2014-2024 e lancio di un invito all’azione per accelerare l’attuazione dell’obiettivo 7 sull’energia pulita e a prezzi accessibili.
Francis ha anche evidenziato iniziative che vanno oltre l’Agenda 2030, inclusa la campagna Choose Sustainability, che incoraggia le parti interessate ad adottare impegni e pratiche di sostenibilità. “Incoraggio tutte le missioni permanenti, le parti interessate e i media ad adottare impegni per promuovere la sostenibilità e a dichiarare il loro sostegno sui social media adottando pratiche di sostenibilità”, ha affermato il Presidente di UNGA78.