E’ stata approvata per consenso dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la bozza di risoluzione presentata dall’Italia che propone l’istituzione della Giornata Internazionale per la Prevenzione e la Lotta contro tutte le forme di Crimine Organizzato Transfrontaliero. Una risoluzione che esprime la compattezza e l’impegno fermo della coalizione dei paesi che co-sponsorizzano l’iniziativa nell’affrontare il Crimine Organizzato Transfrontaliero e costituisce un’importante piattaforma per sensibilizzare e promuovere sforzi coordinati per combattere la criminalità organizzata transnazionale.
Facendo eco alle parole del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres che aveva definito il crimine organizzato transnazionale “una feroce minaccia alla pace, sicurezza e dello sviluppo sostenibile”, l’Italia e gli altri paesi co-sponsor – Austria, Colombia, Repubblica Dominicana, Ungheria, Giappone, Marocco, Perù, Arabia Saudita – hanno ribadito l’importanza del rafforzamento della cooperazione e alla prevenzione per affrontarlo efficacemente.
Il rappresentante permanente all’Onu, ambasciatore Maurizio Massari, prima dell’approvazione, ha evidenziato che la proposta contenuta nella bozza di risoluzione di designare il 15 novembre come giornata internazionale, stessa data in cui la Convenzione di Palermo fu adottata dell’Assemblea Generale, non ha un valore meramente simbolico ma è “manifestazione tangibile della nostra unità nell’affrontare la piaga della criminalità organizzata transnazionale con incrollabile determinazione”. Massari ha sottolineato come la Convenzione di Palermo rimanga sempre attuale e continui a essere lo strumento giuridico internazionale più efficace in questa lotta. Infine l’ambasciatore italiano al Palazzo di Vetro ha ricordato che la Giornata Internazionale proposta offre “un’occasione per rendere omaggio alle vittime della criminalità organizzata transnazionale, compresi i coraggiosi funzionari pubblici che hanno dedicato la propria vita alla causa”.
A tal proposito, la risoluzione fa espressamente riferimento al sacrificio del giudice Giovanni Falcone, pioniere della cooperazione internazionale nel contrasto alla criminalità organizzata.