Durante la 68esima sessione della Commissione sullo Stato delle Donne delle Nazioni Unite (CSW68), la Rappresentanza Permanente d’Italia all’ONU in collaborazione con UN Women e le missioni del Qatar e della Finlandia, ha tenuto mercoledì al Palazzo di Vetro l’evento “No Poverty Eradication without the Empowerment of Women and Girls – Next Steps for the Future of Afghanistan”. (Non è possibile eliminare la povertà senza l’emancipazione delle donne e delle ragazze: i prossimi passi per il futuro dell’Afghanistan).
La condizione delle donne in Afghanistan è stata al centro del dibattito, che ha analizzato il nesso tra la lotta alla povertà e l’emancipazione di donne e ragazze nel Paese sotto il regime dei Talebani. L’ambasciatore italiano Maurizio Massari ha ribadito il forte, convinto e costante impegno dell’Italia a sostegno delle donne e bambine afghane, citando le parole del vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: “L’Italia ritiene che le restrizioni imposte dai talebani alle libertà e ai diritti fondamentali delle donne e bambine afghane siano inaccettabili”.
Massari ha valorizzato il ruolo del Parlamento, quale solido alleato del governo nel promuovere l’accesso all’istruzione e al lavoro per tutte le donne in Afghanistan. E ha inoltre ribadito l’appoggio dell’Italia agli sforzi dell’Onu volti a garantire il rispetto del loro diritto a una piena partecipazione e inclusione nella società. L’impegno dell’Italia a contribuire fattivamente e costruttivamente al futuro dell’Afghanistan è stato di recente confermato dalla partecipazione alla seconda riunione degli inviati speciali per l’Afghanistan svoltasi a Doha lo scorso 18 e 19 febbraio e ribadito con la recente approvazione di un pacchetto di aiuti umanitari per il popolo afghano da parte del ministero degli Esteri.