Anche la Svezia, a 24 ore dal Canada, ha annunciato la ripresa dei finanziamenti all’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (UNRWA), dopo l’impegno dell’organizzazione a rafforzare i controlli sul personale alla luce delle accuse mosse da Israele sul presunto coinvolgimento di alcuni suoi operatori nell’attacco di Hamas del 7 ottobre. “Il governo ha stanziato 400 milioni di corone (39 milioni di dollari) a favore dell’Unrwa per il 2024. La decisione di oggi riguarda un primo pagamento di 200 milioni di corone”, ha annunciato il governo di Stoccolma in un comunicato, spiegando che l’UNRWA ha accettato di “consentire audit indipendenti, per rafforzare la supervisione interna e controlli aggiunti sul personale”.
Ieri era stato il Canada ad annunciare la ripresa dei finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi durante una conferenza stampa del ministro dello Sviluppo internazionale Ahmed Hussen. Stati Uniti, Italia, Germania e altri Paesi continuano per ora a congelare i loro finanziamenti in attesa di ulteriori indagini.
Intanto il commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini ha dichiarato che l’agenzia più antica dell’ONU “rischia di morire, di essere smantellata” se non arrivano urgentemente più finanziamenti. In una intervista con la RTS svizzera, Lazzarini ha affermato che “ciò che è in gioco è il destino a breve termine dei palestinesi di Gaza, che stanno attraversando una crisi umanitaria assolutamente senza precedenti”.