Allo stake-out del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il ministro degli Esteri inglese David Cameron ha ribadito come la decisione di Putin di invadere l’Ucraina somigli a quella di Hitler quando fece scoppiare la Seconda guerra mondiale, prima di ricordare come le Nazioni Unite siano il posto più adatto per condannare il disprezzo del diritto internazionale da parte della Russia.
L’ex premier britannico ha concesso alcune domande.
Le discussioni sull’invasione dell’Ucraina al Consiglio di Sicurezza procedono senza successo, non crede che i tentativi di risolverla siano ancora più in stallo dopo l’aggiunta della crisi in Medio Oriente tra Israele e Gaza? Il mondo osserva uno squilibrio su come l’Occidente agisce su questi due fronti.
“Rifiuto completamente questa idea che in qualche modo il Regno Unito o i nostri alleati siano colpevoli di doppi standard” ha risposto Cameron, aggiungendo: “Non si può pensare che le due situazioni siano comparabili. In Ucraina è stata un’invasione da parte della Russia chiara e semplice e non posso pensare a un esempio più chiaro di un paese che ne invade un altro senza giustificazioni. Quando guardiamo dall’altra parte quello che sta succedendo a Gaza, sono d’accordo che si tratti di un terribile conflitto e vogliamo che finisca al più presto, ma non c’era stato nessun 7 ottobre in Russia, non c’erano scuse affinché la Russia lanciasse questa invasione”.
Quindi Cameron ha giustificato l’azione militare israeliana: “Israele ha agito con il diritto all’autodifesa per quello che è successo il 7 ottobre, quando gli israeliani hanno perso quasi 1400 persone in quello che è stato l’attacco più grande sul popolo ebraico dopo l’Olocausto. Quindi rifiuto completamente questa idea che in qualche modo siamo colpevoli di doppi standard: le due situazioni non sono la stessa cosa”.

Un giornalista ha chiesto al Ministro degli Esteri del Regno Unito se pensasse che il piano d’azione appena rilasciato dal premier israeliano Netanyahu per le fasi a Gaza dopo la fine dei combattimenti fosse per lui un piano coerente, dato che non sembra si accordi con ciò che invece americani, inglesi e gli altri europei vorrebbero.
Cameron ha risposto: “Quando ci sarà una tregue, gli ostaggi dovranno essere liberati e sarà necessario un altro mandato dell’Autorità Palestinese, forse con un governo tecnocratico. Abbiamo bisogno di un nuovo orizzonte politico per i palestinesi in modo che le persone possano vedere il percorso verso una soluzione a due Stati, ma per farlo serve che i responsabili del 7 ottobre e la leadership di Hamas lascino Gaza: deve essere smantellata l’infrastruttura dei terroristi. Israele ha bisogno di vedere che la sua sicurezza sia garantita, e i palestinesi vogliono garanzie su uno Stato palestinese in cui possano vivere dignitosamente. Questi due elementi sono la chiave per il funzionamento del piano di pace”.