Lo stesso giorno che il governo di Giorgia Meloni organizza il convegno Italia-Africa a Roma per lanciare il cosiddetto “Piano Mattei”, l’Italia ospita anche una conferenza dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM, OIM in italiano) in cui è stato rilasciato un dato inquietante: quasi 100 persone sono morte o scomparse durante la traversata del Mediterraneo centrale e orientale quest’anno – più del doppio del numero registrato nello stesso periodo nel 2023, l’anno con il maggior numero di vittime per i migranti in mare in Europa dal 2016.
Nel vertice a Roma l’OIM ha sottolineato la necessità di percorsi migratori regolari per promuovere lo sviluppo in Africa e frenare i flussi migratori.
La conferenza “A Bridge for Common Life” ha rappresentato un’opportunità fondamentale per esaminare “meccanismi unificati e sostenibili per fermare ulteriori inutili perdite di vite umane su rotte insidiose”, ha affermato Amy Pope, direttrice generale dell’agenzia, presente al vertice.
“Anche una morte è di troppo”, ha aggiunto, definendo gli ultimi numeri “un forte promemoria del fatto che un approccio globale che includa percorsi sicuri e regolari – un pilastro strategico chiave per l’OIM – è l’unica soluzione che andrà a beneficio sia dei migranti che degli Stati”.
PRESS RELEASE – Nearly 100 Disappeared or Dead in #Mediterranean in 2024 Underscoring Need for Regular Pathways
@IOMchief “#ItalyAfricaSummit is a critical opportunity to discuss unified and sustainable mechanisms to protect people on the move” 👇https://t.co/941F2elS8S— IOM – UN Migration News (@UNMigrationNews) January 29, 2024
L’Italia sta lavorando per rafforzare il suo ruolo di ponte tra Europa e Africa attraverso un modello di cooperazione, sviluppo e partenariato paritario, ha affermato l’OIM, e il vertice si svolge in un momento in cui il numero di persone presumibilmente morte o disperse in mare è in aumento.
Tre navi provenienti da Libia, Libano e Tunisia che nelle ultime sei settimane trasportavano 158 persone, risultano disperse, sebbene l’OIM abbia registrato solo 73 persone di questi naufragi “invisibili” come disperse e presunte morte.
Mercoledì scorso, le autorità hanno salvato un gruppo di 62 migranti al largo di Capo Greco, nel sud-est di Cipro, che aveva lasciato il Libano il 18 gennaio. La maggior parte sono ricoverati in ospedale e descritti come malati gravi, con diversi bambini in condizioni critiche, uno dei quali è morto. Inoltre, si ritiene che sette corpi sbarcati ad Antalya, in Turchia, negli ultimi giorni appartengano a un gruppo di 85 migranti dispersi da quando sono partiti dal Libano l’11 dicembre. Secondo il database del Missing Migrants Project dell’OIM, il numero annuo di morti e sparizioni di migranti in tutto il Mediterraneo è passato da 2.048 nel 2021 a 2.411 nel 2022 e a 3.041 entro la fine dello scorso anno.

(IOM/Peter Schatzer )
Alla conferenza tenutasi a Roma hanno partecipato più di 20 leader africani e dell’Unione Europea, oltre a rappresentanti delle agenzie delle Nazioni Unite, della Banca Mondiale e di altre organizzazioni.
Nel pronunciare le sue osservazioni, la vicesegretaria generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed ha invitato a sostenere i progressi dell’Africa aumentando gli investimenti per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), che sono tristemente fuori strada con l’avvicinarsi della scadenza del 2030. Mohammed ha affermato che ciò include l’approvazione del piano di stimoli annuali da 500 miliardi di dollari per gli obiettivi di sviluppo sostenibile proposto dal Segretario generale delle Nazioni Unite.
“L’accelerazione dello sviluppo sostenibile in tutta l’Africa dipende da un’impennata degli investimenti privati. Le istituzioni finanziarie internazionali svolgono un ruolo fondamentale nel rendere ciò una realtà, così come il settore privato”, ha aggiunto. Mohammed ha inoltre sottolineato la necessità di “rinnovare” le istituzioni finanziarie internazionali, istituite quasi 80 anni fa, in modo che siano adatte al giorno d’oggi. “I paesi africani non sono rappresentati adeguatamente. E le istituzioni sono in gran parte insufficientemente rispondenti alle loro esigenze. È giunto il momento di apportare il cambiamento necessario”, ha affermato. “Abbiamo anche bisogno di nuovi quadri per affrontare le nuove tecnologie e per aiutare a liberare il loro potenziale per accelerare il progresso verso gli SDG”.