Mercoledì a Ginevra si è aperto il Forum globale sui rifugiati e subito è stato dato un numero record: ci sono 114 milioni di sfollati forzati in tutto il mondo, e questo dato rappresenta una “crisi dell’umanità”, ha affermato aprendo i lavori l’Alto Commissario dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), Filippo Grandi.
Il Forum, il più grande raduno al mondo dedicato alle questioni dei rifugiati, è ospitato congiuntamente dall’UNHCR e dalla Svizzera ed è stato convocato da Colombia, Francia, Giappone, Giordania e Uganda. Riunisce Stati membri, società civile, istituzioni finanziarie, aziende private e più di 300 difensori dei rifugiati.
Dando subito il tono al dibattito, Grandi ha affermato che 114 milioni “rappresentano il numero di rifugiati e sfollati che persecuzioni, violazioni dei diritti umani, violenze, conflitti armati, gravi disordini pubblici hanno costretto ad abbandonare le loro case: 114 milioni di sogni infranti, vite, speranze interrotte”. Grandi ha sottolineato la necessità di affrontare le cause profonde degli sfollamenti riaffermando l’obbligo umanitario di assistere le persone sradicate da “crisi prolungate” in luoghi come Myanmar, Siria, Afghanistan e Repubblica Democratica del Congo.

Altri punti caldi includono la crescente insicurezza nel Sahel, “i drammatici flussi di popolazione attraverso le Americhe, il Mediterraneo e il Golfo del Bengala, e molti altri” in gran parte alimentati dalla mancanza di soluzioni politiche ai conflitti. Contemplando i risultati raggiunti dal primo forum globale sulla questione nel 2019, l’Alto Commissario ha affermato allora che “avevamo le carte in regola per un successo. Oggi, quelle matrici si sono trasformate in un motore che può portarci molto più lontano”.
Questo potenziale si è evoluto in una forza potente, ha affermato Grandi, grazie agli sforzi di collaborazione di molti, tra cui stati, ONG, organizzazioni locali e guidate dai rifugiati, enti sportivi, istituzioni finanziarie, leader religiosi, mondo accademico, aziende private e cittadini impegnati.
Grandi ha notato lo stesso spirito positivo di “tutta la società” evidente nel Patto globale sui rifugiati, ma ha anche avvertito che all’UNHCR mancano 400 milioni di dollari per raggiungere il suo obiettivo di raccolta fondi “per concludere l’anno con il minimo delle risorse necessarie”, aggiungendo di essere molto preoccupato per le prospettive del prossimo anno.
Definendo la situazione a Gaza “una grave catastrofe umana” che riflette il fallimento del Consiglio di Sicurezza, Grandi ha espresso il suo timore di ulteriori morti e sofferenze civili e di sfollamenti che potrebbero minacciare l’intera regione. Quindi il capo dell’UNHCR ha ribadito l’appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per un cessate il fuoco umanitario immediato e duraturo, il rilascio degli ostaggi e una vera risoluzione del conflitto israelo-palestinese.
Philippe Lazzarini, commissario generale dell’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che aiuta i rifugiati palestinesi, è intervenuto al forum direttamente per la regione in difficoltà, dicendo ai delegati che la popolazione di Gaza “sta esaurendo il tempo e le opzioni, poiché deve affrontare bombardamenti, privazioni e malattie in uno spazio sempre più ristretto. Stanno affrontando il capitolo più oscuro della loro storia dal 1948”.
I arrived at the Global Refugee Forum straight from #Gaza & I have to say, it is a living hell.
People of Gaza are running out of time & options as they face bombardment, deprivation & disease in an ever-ever-shrinking space.
My full remarks 👇 #GRF2023https://t.co/UtJVXHBNQd pic.twitter.com/2NOdex4718
— Philippe Lazzarini (@UNLazzarini) December 13, 2023
Il capo dell’UNRWA ha aggiunto che “non esiste assolutamente alcuna alternativa a un vero processo politico per porre fine al ciclo di violenza”, che vedrebbe entrambe le parti godere di uno Stato, di pace e stabilità. Concludendo il suo intervento, l’Alto Commissario ha chiesto che il forum sia “un momento di unità, in cui tutti noi uniamo le forze per garantire che coloro che fuggono perché la loro vita, libertà e sicurezza sono minacciate possano trovare protezione; e che si faccia tutto perché si risolva al più presto il loro esilio”.
Con il suo vasto programma che durerà tre giorni, il forum si concentrerà su una larga gamma di questioni, tra cui la necessità dell’ uguaglianza di genere, la piaga della violenza di genere, la salute, l’istruzione, i diritti dei bambini rifugiati, l’occupazione, l’alloggio e molto altro ancora.
La giornata di apertura si concluderà con una cerimonia che celebrerà i vincitori del Nansen Refugee Award 2023.