Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha condannato fermamente l’attacco al villaggio ucraino di Groza, nel distretto di Kupiansk, in cui sono morti 51 civili tra cui anche un bambino di 6 anni. Il portavoce di Guterres ha ribadito che “gli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili sono vietati dal diritto internazionale umanitario e devono cessare immediatamente. Il Segretario Generale porge le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e augura una pronta guarigione a tutti i feriti”.
Anche la coordinatrice umanitaria dell’ONU in Ucraina, Denise Brown, ha rilasciato una dichiarazione in cui, condannando l’attacco, ha definito le immagini arrivate dal luogo dell’attacco assolutamente terrificanti. Parlando a nome delle Nazioni Unite e della comunità umanitaria, Brown ha espresso le sue condoglianze alle famiglie in lutto. “I nostri pensieri vanno anche al popolo ucraino, che oggi ha dovuto assistere, ancora una volta, ad un’altra barbara conseguenza dell’invasione russa”, ha aggiunto. Brown ha ricordato che dirigere intenzionalmente un attacco contro civili o obiettivi civili è un crimine di guerra, così come lanciare intenzionalmente un attacco sapendo che sarebbe sproporzionato.
“The people of Ukraine had to witness today, once again, another barbaric consequence of Russia’s invasion.”
Humanitarian Coordinator Denise Brown condemned the attack that killed scores of civilians in Hroza, a small village in the Kharkiv Region.
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— OCHA Ukraine (@OCHA_Ukraine) October 5, 2023
L’attacco su Groza (la Russia ha finora negato di averlo eseguito), che si trova nella regione di Kharkiv, è avvenuto con un missile che ha colpito dove una sessantina di ucraini si trovavano raccolti per una veglia funebre. Una comunità che contava circa 330 abitanti, dove ognuno conosceva il proprio vicino. “Si è trattato di un attacco terroristico deliberato, dimostrativo e brutale”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.