L’istruzione non è una scelta, ma un diritto; non un costo, ma un investimento; significa libertà, significa un mondo senza, o forse meno, conflitti. È la formula dell’evento “Education: A catalytic investment for development. Providing youth with the freedom to build their future”, organizzato dalla Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York, in collaborazione con AVSI, Global Partnership for Education (GPE), UNESCO, la Rappresentanza Permanente della Nigeria.
Un incontro unico che ha visto la partecipazione dei ministri dell’Istruzione di Etiopia, Sud Sudan e Sierra Leone: consapevoli della posizione economica in cui si trovano, questi Paesi sono aperti a nuovi finanziamenti per i programmi educativi che, per esempio, AVSI rende disponibili.
Fra i presenti anche Monsignor Caccia, Osservatore Vaticano Permanente all’Onu che ha ricordato il ruolo fondamentale dei giovani. “Sono il futuro e, se l’istruzione è rivolta a loro, è necessario ascoltare i loro bisogni per trovare la giusta formula”. E ha concluso: “Per migliorare, dobbiamo pensare a lungo termine e insieme”.
“There can be no #development just for some, if it is not for all. And therefore, we need to create the conditions that make it possible for everyone, always and everywhere, to be educated.”@GpSilvestri, #AVSI Secretary General pic.twitter.com/5dNizq53cr
— Fondazione AVSI (@FondazioneAVSI) September 19, 2023
I dati riportati da Giannini, pubblicati nell’ultimo report di UNESCO sull’istruzione proprio il giorno dell’inizio del Vertice 2023 sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sono agghiaccianti. Il numero di bambini che ha bisogno di aiuto è tale che, per raggiungere l’obiettivo dell’Agenda 2030, ce ne sarebbe uno da iscrivere alla scuola materna ogni due secondi. “Questo per dimostrarne la portata e l’importanza. E anche i bambini che vanno a scuola non imparano abbastanza, non imparano bene come dovrebbero – spiega Giannini. – Per esempio, un anno in più di scuola, permette a una donna di guadagnare di più, ma anche di essere salvata da matrimoni combinati e gravidanze precoci. Non solo per il diritto di imparare, ma anche con la consapevolezza di raggiungere una vita migliore, dobbiamo investire nell’istruzione”, conclude la Direttrice Generale per l’Educazione dell’UNESCO.