Tra i 17 obiettivi promossi dall’ONU per lo sviluppo sostenibile (SDG) che rischiano gravemente di non essere raggiunti entro il 2030, il numero 5, quello sul divario di genere, risulta tra i più preoccupanti. A suonare l’allarme giovedì è stata l’agenzia UN Women durante una conferenza stampa tenuta al Palazzo di Vetro di New York.
Il nuovo rapporto Gender Snapshot dell’agenzia delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere avverte che se le tendenze attuali continueranno, oltre 340 milioni di donne e ragazze vivranno in povertà entro il 2030, ciòè ben l’8% della popolazione femminile mondiale.
Quasi una donna su quattro soffrirà di insicurezza alimentare moderata o grave e, al ritmo attuale di progresso, la prossima generazione di donne continuerà a dedicare 2,3 ore in più al giorno alle cure e ai lavori domestici non retribuiti rispetto agli uomini. Il rapporto di UN Women rileva inoltre che il divario di genere nelle posizioni di potere e di leadership “resta radicato”.
Sarah Hendriks, vicedirettrice esecutiva ad interim dell’agenzia, lo ha descritto come “un clamoroso invito all’azione. Dobbiamo agire collettivamente e intenzionalmente ora per correggere la rotta per un mondo in cui ogni donna e ragazza abbia pari diritti, opportunità e rappresentanza. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di impegno costante, soluzioni innovative e collaborazione tra tutti i settori e le parti interessate”.
The 2023 Gender Snapshot report from @UN_Women and @UNDESA is out now!
👉Press release: https://t.co/7cyzubhls1
👉Report: https://t.co/3e6HzuFVJl#GenderData #GlobalGoals— UN Women (@UN_Women) September 7, 2023
Il rapporto fornisce un’analisi completa sui fattori di genere in tutti i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, alla luce dell’ambizioso obiettivo di raggiungere una vera uguaglianza. Include per la prima volta dati disaggregati per sesso sulle intersezioni tra genere e cambiamento climatico. Si prevede che entro la metà del secolo, nello scenario climatico peggiore, il cambiamento climatico potrebbe spingere fino a 158,3 milioni di donne e ragazze in più nella povertà. Si tratta di 16 milioni in più rispetto a uomini e ragazzi.
Il rapporto rileva inoltre che le donne anziane devono far fronte a tassi di povertà e violenza più elevati rispetto agli uomini anziani. In 28 dei 116 paesi con dati, meno della metà delle donne anziane ha una pensione.
A metà percorso dal traguardo del 2030, i progressi verso l’obiettivo 5 sull’uguaglianza di genere, restano lontani e sembrano compromessi. Il rapporto mostra che il mondo sta semplicemente trascurando le donne e le ragazze con solo due indicatori dell’Obiettivo 5 “vicini al target” e nessun indicatore al livello “target raggiunto o quasi raggiunto”. In termini monetari, ciò suggerisce che sarebbero necessari 360 miliardi di dollari extra all’anno per raggiungere l’uguaglianza e l’emancipazione delle donne attraverso gli obiettivi chiave.
“L’uguaglianza di genere non è solo un obiettivo dell’Agenda 2030”, ha affermato Maria Francesca Spatolisano, che dirige il coordinamento delle politiche presso il dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite, DESA. “È il fondamento stesso di una società giusta e un obiettivo su cui devono poggiare tutti gli altri obiettivi. Abbattendo le barriere che hanno ostacolato la piena partecipazione delle donne e delle ragazze in ogni aspetto della società, liberiamo il potenziale non sfruttato che può guidare il progresso e la prosperità per tutti”.