Il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza potrebbe aver fatto la storia: aggiornando la Convenzione Onu con nuove linee guida sul trattamento dei minori in merito al cambiamento climatico, ha affermato che tutti gli Stati hanno l’obbligo legale di proteggere i bambini dal degrado ambientale.
La Convenzione non è applicabile a livello giuridico, ma è un trattato internazionale riconosciuto da quasi tutti i Paesi del mondo – l’unico esente è gli Stati Uniti. Quindi giovani e giovanissimi, che scendono nelle piazze del mondo per il clima, potrebbero decidere di intentare delle cause giudiziarie rivendicando il proprio diritto a vivere in un ambiente pulito – che è quello su cui si basa la Convenzione – e arrivare anche a vincerle.
Aggiunto in questa ultima versione, il Commento generale n. 26 affronta l’emergenza climatica, la distruzione della biodiversità, il dramma dell’inquinamento, proponendo nuove misure per proteggere la vita e il futuro dei bambini. Si legge che gli Stati sono responsabili non solo per i danni immediati, ma anche per le conseguenze prevedibili che i bambini pagheranno in futuro a causa di una mancata azione nel presente.
Un lavoro che è durato circa due anni e ha coinvolto circa 16 mila minori, di età compresa fra gli 11 e i 17 anni, provenienti da 121 Paesi in tutto il mondo. Insieme agli esperti del Comitato e di UNICEF, sono stati consultati per ampliare lo sguardo e migliorare le linee guida. Ma per alcuni non è ancora abbastanza. Per esempio, Greta Thunberg, che ha partecipato alle consultazioni, avrebbe voluto che il Comitato fosse un po’ più sfrontato, ha riportato Reuters. Un’altra a non essere soddisfatta è Kelly Matheson, vicedirettrice del Global Climate Litigation presso Our Children’s Trust che ha rappresentato il gruppo di giovani che ha vinto la causa climatica in Montana negli Stati Uniti. “È stata un’occasione persa”, sostiene Matheson. “Le linee guida fanno ancora riferimento al limite di 1,5°C gradi di Parigi 2015 che è ancora troppo pericoloso per i bambini”.