Al Vertice Onu sui sistemi alimentari a Roma, la Vice Segretaria Generale Amina J. Mohammed ha presentato il Joint SDG Fund’s Food Systems Window, un programma promosso dalle Nazioni Unite che mira a migliorare l’accesso ai finanziamenti soprattutto per i Paesi che più ne hanno bisogno e a raccogliere 350 milioni di dollari nei prossimi 5 anni tramite investitori esteri per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile “Zero Fame” – uno fra i 17 che costituiscono l’Agenda 2030. “È il nostro sforzo per affrontare questa mancanza di fondi e ribaltare la situazione”.
L’UN Food Systems Summit + 2 Stocktaking Moment, che si è concluso a Roma organizzato dalla Food and Agriculture Organization (FAO) e dal Governo italiano in collaborazione con International Fund for Agricultural Development (IFAD) e World Food Program (WFP), ha voluto anticipare l’Assemblea Generale dell’Onu di settembre e ha riunito oltre duemila attori, tra cui ventidue Capi di Stato, provenienti da 161 Paesi del mondo per discutere nuove soluzioni più efficaci e soprattutto immediate. “La fame ha raggiunto livelli mai visti dal 2005 – dice J. Mohammed con preoccupazione. – Se questo dato rimane invariato, nel 2030 575 milioni di persone vivranno ancora in condizioni di estrema povertà e quasi 670 milioni soffriranno la fame”.
“Solo il 12% dei nostri Obiettivi è stato compiuto. Più della metà è ben lontano dalla fine e il 37% è fermo, non ci sono stati miglioramenti”, continua J. Mohammed. “Il 101esimo report pubblicato da National Voluntary [che si occupa di controllare i progressi degli Stati membri] illustra che sono state approvate leggi e avanzate nuove proposte, ma non sono abbastanza per raggiungere le domande e le aspettative”.
Le cause di queste mancanze sono diverse, spiega la Vice Segretaria dell’Onu: “La pandemia e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia hanno reso molto più complesso il sistema di consegna di cibo. E poi molti Paesi non dispongono di denaro per coordinare i loro piani e fanno fatica ad attrarre investitori disposti a finanziare il cambiamento necessario alla vita di molte persone”.