I rifugiati meritano sostegno e solidarietà, non frontiere chiuse e respingimenti. Lo ricorda per l’ennesima volta il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra oggi, sul dovere della comunità internazionale di assistere e proteggere i rifugiati.
L’ex premier portoghese, è bene ricordarlo, prima di diventare il capo delle Nazioni Unite, è stato alla guida dell’agenzia dell’ONU per i rifugiati UNHCR per ben dieci anni.
Con lo sfollamento forzato al numero record di 110 milioni di persone in tutto il mondo, Guterres ha chiesto più interventi per reinsediare i rifugiati e aiutarli a ricostruire le loro vite, sottolineando inoltre la necessità di rinforzare la solidarietà con i paesi e le comunità ospitanti.
“Questi non sono numeri su una pagina”, ha detto il capo delle Nazioni Unite. “Si tratta di singole donne, bambini e uomini che compiono viaggi difficili, spesso affrontando violenze, sfruttamento, discriminazioni e abusi”.
The perseverance of refugees in the face of adversity inspires me every day.
They need & deserve support & solidarity — not closed borders & pushbacks.
This #WorldRefugeeDay, I call on the world to match their courage with opportunity. pic.twitter.com/NJfOpD53js
— António Guterres (@antonioguterres) June 20, 2023
Guterres ha sottolineato che “questa giornata ci ricorda il nostro dovere di proteggere e sostenere i rifugiati e il nostro obbligo di aprire più vie per il loro sostegno”.
Il tema di quest’anno è “Hope Away From Home”. Guterres ha invitato la comunità internazionale a “sfruttare la speranza che i rifugiati portano nei loro cuori”.
Dal Kenya, dove ha visitato il vasto campo profughi di Kakuma, l’attuale capo dell’UNHCR Filippo Grandi ha affermato che il mondo dovrebbe intensificare gli investimenti e “impegnarsi a includere i rifugiati nelle nostre comunità a tutti i livelli: nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei sistemi sanitari , e oltre”.

In un tweet, Grandi ha deplorato il fatto che la Giornata mondiale del rifugiato di quest’anno sia coincisa con la notizia che più di mezzo milione di persone sono ora fuggite dal Sudan verso i paesi vicini, mentre due milioni sono gli sfollati interni. “Le armi devono tacere se vogliamo che questo esodo si fermi”, ha detto il funzionario italiano a capo della più grande agenzia dell’Onu.
On #WorldRefugeeDay we have reached unfortunately also a very sad target — more than 500,000 people have now fled the fighting in Sudan to neighbouring countries.
Half a million refugees.
Guns must fall silent if we want this exodus to stop.
— Filippo Grandi (@FilippoGrandi) June 20, 2023
L’agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione IOM ha rilasciato una dichiarazione in onore della forza e della resilienza di coloro che sono costretti a fuggire dal conflitto, annunciando che dal 2001 i team dell’agenzia hanno fornito formazione di orientamento a più di un milione di migranti. Ciò include circa 700.000 rifugiati reinsediati.
Il capo del Programma alimentare mondiale Cindy McCain ha twittato che i conflitti e gli shock climatici stanno spingendo sempre più persone verso la fame e i senzatetto. “Il WFP sta lavorando con partner come l’UNHCR per fornire aiuti essenziali a milioni di rifugiati in oltre 40 paesi. Oggi e ogni giorno meritano il nostro continuo supporto”.
In un comunicato, l’ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas Greenfield, ha detto che “gli USA sono orgogliosi di essere il più grande singolo fornitore di assistenza umanitaria al mondo”. Infatti nel 2022, gli Stati Uniti hanno contribuito con oltre 17 miliardi di dollari a sostegno degli sfollati più vulnerabili. “Questi fondi hanno fornito a decine di milioni di rifugiati, sfollati interni e persone colpite da conflitti un sostegno salvavita come cibo, acqua, riparo, assistenza sanitaria e protezione dalla violenza di genere” ha ricordato Thomas-Greenfield, per poi ribadire: “Nessun paese da solo può fornire soluzioni per milioni di sfollati. Questo è un fenomeno globale che richiede una risposta globale coordinata e dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere gli sfollati più vulnerabili con esigenze umanitarie. Siamo orgogliosi di stare con i rifugiati in modo che tutti possano trovare “speranza lontano da casa””.
Anche il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in occasione della giornata mondiale del Rifugiato, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Nel celebrare oggi la Giornata Mondiale del Rifugiato è opportuno ribadire che le iniziative di assistenza a queste persone – e in particolare ai rifugiati che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità – devono essere accompagnate dalla ricerca di un’indispensabile e urgentissima soluzione strutturale di lungo periodo”. “Per superare definitivamente – prosegue il capo dello Stato – la gestione emergenziale di tali fenomeni con un’azione di respiro europeo ed internazionale è indifferibile intervenire sulle cause profonde che spingono un così gran numero di esseri umani bisognosi ad abbandonare i loro Paesi. Essi meritano opportunità alternative ai rischiosi viaggi che, spinti dalle circostanze, intraprendono in condizioni anche proibitive”.