Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
May 11, 2023
in
Onu
May 11, 2023
0

Karim Khan al Consiglio di Sicurezza per le indagini in Libia col pensiero a Putin

Il procuratore della Corte Penale Internazionale annuncia all'Onu mandati d'arresto per dar giustizia ai libici; quello contro lo zar resta impossibile?

Stefano VaccarabyStefano Vaccara
Time: 5 mins read

Al Palazzo di Vetro dell’ONU giovedì la scena del teatro della politica internazionale era tutta per Karim Khan, il pubblico ministero di nazionalità britannica star della Corte penale internazionale (ICC) che a marzo ha fatto tremare mezzo mondo ottenendo un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin e la “commissaria” del Cremlino Maria Alekseyevna Lvova-Belova. L’accusa: aver deportato migliaia di bambini ucraini in Russia.

Khan era venuto dall’Aja a New York per fare il punto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulle indagini per i crimini commessi contro l’umanità in Libia ma rispetto agli interventi precedenti, di colpo la sua “statura” nel ring Onu diventava da “peso massimo”.

Quello contro Putin non è il primo mandato di cattura che la ICC spicca contro un capo di stato – i due predecessori di Kahn lo avevano ottenuto nei confronti del sudanese Bashir (ancora latitante) e il liberiano Taylor (processato e condannato, mentre il serbo Milosevic, quando non era più presidente, fu consegnato da Belgrado all’Aja ma per essere processato non dall’ICC ma da un tribunale speciale istituito dall’ONU per i crimini nella ex Jugoslavia) – , ma nessuno avrebbe potuto immaginare che Khan avrebbe avuto l’ardore di puntare l’obiettivo dell’ICC contro il capo di stato di una potenza nucleare, membro permanente del Consiglio di Sicurezza, nel mezzo di una guerra.

Prima del mandato contro Putin, le aspettative verso l’ICC che i primi paesi aderenti avevano coltivato dopo la firma del trattato di Roma di oltre venti anni fa si erano con gli anni ridimensionate. Il fatto stesso che potenze come Russia, USA e Cina continuassero a non riconoscerne la giurisdizione, alleggeriva il peso della Corte nel diritto internazionale.

Eppure l’indagine sui crimini di guerra in Ucraina ha usufruito di circostanze favorevoli che hanno accelerato gli eventi: il governo ucraino, pur non facendo parte del trattato di Roma che istituì l’ICC, aveva già conferito alla Corte penale internazionale la giurisdizione per indagare sui crimini commessi dopo l’invasione russa della Crimea nel 2014. Dopo la seconda invasione dei russi nel febbraio 2022, il lavoro già stabilito dell’ufficio guidato da Khan, di colpo ha riacquistato peso ricevendo quella spinta di consensi (e fondi) necessari per districarsi in maniera più efficace e solerte.

Non tutti hanno applaudito all’incriminazione  di Putin. Infatti anche se le possibilità che il capo del Cremlino possa ritrovarsi presto in una gabbia del tribunale dell’Aia sono quasi nulle (a meno di un colpo di stato a Mosca…) il mandato di cattura potrebbe porre enormi ostacoli a chi, come la Cina e persino Papa Francesco, sta cercando di arrivare ad una soluzione diplomatica della guerra in Ucraina.

Poi ci sono paesi, come il Sudafrica, che fanno parte del trattato di Roma e di colpo potrebbero ritrovarsi in grave imbarazzo: potrà Putin partecipare a Pretoria ad un vertice dei BRICS che si dovrebbero tenere quest’anno, senza che il governo sudafricano debba arrestarlo?

Lo stesso Khan non sembra credere che l’arresto di Putin durante un viaggio internazionale possa mai essere portato in atto. Durante un’intervista alla CNN, ha dichiarato: “Il nostro compito è quello di applicare la legge ai fatti in modo indipendente e imparziale, senza alcuna motivazione o agenda politica. Ora spetta agli altri decidere se sono disponibili o meno opportunità di arresto e, in tal caso, applicarle”.

#ICC Prosecutor #KarimAAKhanKC today delivered Report on #Libya Situation to the @UN Security Council.

Strong progress in Libya investigation based on Prosecutor’s new targeted, field-focused and dynamic approach.

Full remarks➡️https://t.co/JFbaTp5okD

Highlights of progress👇 pic.twitter.com/qZhxxGzvAl

— Int’l Criminal Court (@IntlCrimCourt) May 11, 2023

Intanto giovedì Kahn ha dichiarato al Consiglio di sicurezza che la Corte ha emesso quattro nuovi mandati di arresto segreti per crimini presumibilmente commessi in Libia dal 2011. “Posso annunciare oggi che quattro mandati sono stati emessi dai giudici indipendenti della Corte penale internazionale”, ha detto Khan presentando all’Onu il suo rapporto semestrale sulla Libia. Il procuratore internazionale ha aggiunto che il suo ufficio nelle ultime settimane aveva richiesto altri due mandati di arresto, ma i giudici non si sono ancora pronunciati su tali richieste. I mandati sono attualmente sotto sigillo, quindi non è chiaro chi sia preso di mira e per quali reati dal procuratore della Corte penale internazionale. Il pubblico ministero ha chiesto ai giudici di aprire i mandati e resta in attesa di una decisione.

La situazione in Libia è stata deferita alla Corte penale internazionale dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel 2011 e sul suo sito web la corte afferma che il fulcro dell’indagine sono presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi nel paese dal 15 febbraio 2011. “Se i rinvii di questo Consiglio devono essere confermati, è necessario che tutti si facciano avanti”, ha detto Khan. “Le partnership sono fondamentali per la giustizia”.

Karim Khan, Prosecutor of the International Criminal Court (ICC), briefs UN Security Council members on the situation in Libya. (UN Photo/Eskinder Debebe)

I “passi avanti tangibili” fatti in Libia dalle indagini andavano dal dialogo con le autorità libiche alla raccolta di oltre 500 elementi di prova, tra cui materiale video e audio, informazioni forensi e immagini satellitari. Il team dell’ICC Libia ha inoltre aumentato ulteriormente il suo impegno con le vittime e le organizzazioni della società civile.

Kahn ha dato il merito dei progressi nelle indagini all’utilizzo di tecnologia avanzata e un nuovo sistema di gestione delle prove che utilizza l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per accelerare le attività investigative e analitiche. “La tecnologia non è un ‘fuoco di paglia'”, ha detto Kahn. “La tecnologia sta aumentando il ritmo per fornire giustizia”.

Il suo ufficio si è impegnato a lavorare con l’ufficio del procuratore generale libico, il procuratore militare e il ministro della giustizia del governo riconosciuto a livello internazionale, per identificare i modi in cui ICC  può ulteriormente sostenere e promuovere l’azione in Libia nel perseguimento della responsabilità per i crimini internazionali. Nelle prossime settimane, ha affermato Khan, il suo team collaborerà con le autorità libiche, anche per quanto riguarda l’eventuale creazione di un ufficio sul campo a Tripoli. “La speranza deve essere che le autorità libiche sostengano sempre di più il principio della giustizia interna”, ha affermato, impegnandosi a impegnarsi per promuovere la responsabilità.

Al centro della questione ci sono le vittime e i sopravvissuti, ha detto Kahn. Ricordando una visita in Libia, ha affermato che i suoi incontri con i sopravvissuti alla violenza hanno sintetizzato il motivo per cui il Consiglio di sicurezza ha fatto riferimento alla Corte penale internazionale. A Tarhunah, una città dove sono state scoperte fosse comuni, un uomo ha detto a Kahn di aver perso 15 membri della sua famiglia. Citando le parole di una donna che ha condiviso la sua storia di perdita dei propri cari, ”mi ha detto ‘le Nazioni Unite parlano bene, ma le nostre vite non contano per loro'”. E’ fondamentale per Kahn poter “guardare in faccia le vittime, come le vittime che ho visto a Tarhunah, e non vergognarci, ma sentire finalmente che stiamo facendo del nostro meglio per garantire il loro diritto alla giustizia e alla responsabilità”.

Mentre Kahn con trasporto parlava delle indagini che il suo team sta conducendo in Libia, ripeteva il concetto che la giustizia sarebbe arrivata con il costante appoggio del “mandante” di queste indagini: il Consiglio di Sicurezza stesso. Quasi un messaggio di “sottomissione” del suo tribunale al consenso delle Nazioni Unite senza il quale non arriverebbe mai a punire chi ha commesso crimini di guerra e contro l’umanità.

Già, per quanto riguarda le indagini condotte da Kahn in Ucraina che hanno portato al mandato di cattura contro Putin, questa condizione di “consenso” non esiste e mai ci sarà fino a quando il “ricercato numero uno” resta lo zar della Russia.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Stefano Vaccara

Stefano Vaccara

Sono nato e cresciuto in Sicilia, la chiave di tutto secondo un romantico tedesco. Infanzia rincorrendo un pallone dai Salesiani e liceo a Palermo, laurea a Siena, master a Boston. L'incontro col giornalismo avviene in America, per Il Giornale di Montanelli, poi tanti anni ad America Oggi e il mio weekly USItalia. Vivo a New York con la mia famiglia americana e dal Palazzo di Vetro ho raccontato l’ONU per Radio Radicale. Amo insegnare: prima downtown, alla New School, ora nel Bronx, al Lehman College della CUNY. Alle verità comode non ci credo e così ho scritto Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination (Enigma Books 2013 e 2015). Ho fondato e diretto (2013-gennaio 2023) La VOCE di New York, convinto che la chiave di tutto sia l’incontro fra "liberty & beauty" e con cui ho vinto il Premio Amerigo 2018. I’m Sicilian, born in Mazara del Vallo and raised in Palermo. I studied history in Siena and went to graduate school at Boston University. While in school, I started to write for Il Giornale di Montanelli. I then got a full-time job for America Oggi and moved to New York City. My dream was to create a totally independent Italian paper in New York to be read all over the world: I finally founded La VOCE di New York. In 2018 I won the "Amerigo Award". I’m a journalist, but I’m also a teacher. I love both. I cover the United Nations, and I correspond from the UN for Radio Radicale in Rome. I teach Media Studies and also a course on the Mafia, not Hollywood style but the real one, at Lehman College, CUNY. I don't believe in "comfortable truth" and so I wrote the book "Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination" (Enigma Books 2013 e 2015). I love cooking for my family. My favorite dish: spaghetti con le vongole.

DELLO STESSO AUTORE

Addio, Francesco: il Papa che indicò chi poteva ancora salvare il mondo

Addio, Francesco: il Papa che indicò chi poteva ancora salvare il mondo

byStefano Vaccara
Timothy Snyder sui pericoli per la democrazia nell’epoca dell’“Oracolo” Trump

Timothy Snyder sui pericoli per la democrazia nell’epoca dell’“Oracolo” Trump

byStefano Vaccara

A PROPOSITO DI...

Tags: bambini ucraini deportati in RussiaConsiglio Sicurezza dell'ONUcrimini di guerraguerra in UcrainaICCinvasione russa dell'UcrainaKarim KhanPutinsono quasi 20.000 i bambini deportati in RussiaVladimir Putin
Previous Post

NYC Schools Adopt New Approach to Reading Instruction

Next Post

Sarà una donna a guidare Twitter: Elon Musk sceglie Linda Yaccarino

DELLO STESSO AUTORE

Il “Doge” di Guterres: l’ONU si prepara alla tempesta Trump

Il “Doge” di Guterres: l’ONU si prepara alla tempesta Trump

byStefano Vaccara
Nel 2025 le Nazioni Unite compiono 80 anni: speriamo che se la cavino

Nel 2025 le Nazioni Unite compiono 80 anni: speriamo che se la cavino

byStefano Vaccara

Latest News

Donald Trump Appoints Fox News Host Jeanine Pirro Interim U.S. Attorney for D.C.

Donald Trump Appoints Fox News Host Jeanine Pirro Interim U.S. Attorney for D.C.

byDavid Mazzucchi
SWAIA Native Fashion Week 2025: la moda indigena conquista Santa Fe

Native American Fashion Takes Over Santa Fe at SWAIA Fashion Week 2025

byFilomena Troiano

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Sarà una donna a guidare Twitter: Elon Musk sceglie Linda Yaccarino

Sarà una donna a guidare Twitter: Elon Musk sceglie Linda Yaccarino

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?