I valori della dignità umana e della libertà, sanciti dalla Carta di fondazione delle Nazioni Unite nel 1945, non sono mai stati così minacciati, ha avvertito martedì il Segretario generale dell’ONU, pronunciando un discorso in Spagna dopo aver ricevuto il Premio europeo Carlos V. In risposta all’assalto ai principi alla base delle Nazioni Unite, António Guterres ha affermato che la comunità internazionale doveva lanciare l’allarme e “riaffermare quei valori”.
Soprattutto “abbiamo bisogno di pace” ha detto al pubblico riunito per il prestigioso riconoscimento del multilateralismo in Europa, presso il Monastero Reale di Yuste, in Estremadura, ricordando che l’ONU e l’Unione Europea, sono state create in nome della pace in mezzo alla ceneri della Seconda guerra mondiale.
“La pace rimane la nostra stella polare e il nostro obiettivo più prezioso. Eppure la lotta per la pace a volte può sembrare una fatica di Sisifo. Oggi viviamo in un mondo in cui la pace è sfuggente e fragile”.
Mentre pronunciava questo discorso sulla “pace stella polare”, alcune dichiarazioni rilasciate da Guterres al quotidiano spagnolo El Pais hanno fatto accrescere i dubbi su quanto il Segretario Generale si stia sforzando nella prova di “Sisifo” per cercare di raggiungerla questa “pace sfuggente”.
“Purtroppo tra Russia e Ucraina non sono possibili al momento negoziati di pace. Entrambe le parti sono convinte di poter vincere”. Così infatti ha dichiarato il segretario Generale delle Nazioni Unite in una intervista a El Pais uscita lo stesso giorno del discorso del premio Carlo V. A chi gli chiedeva su colloqui di pace mediati dall’Onu, Guterres con El Pais è stato più realista del re: “Ho già detto che i negoziati di pace non avranno luogo al momento, ma spero che ci saranno in futuro. Si parlava di un’offensiva invernale russa e di una ucraina in primavera: è chiaro che entrambe le parti sono totalmente coinvolte nella guerra”.
Guterres ha ripetuto che l’azione della Russia contro l’Ucraina del 24 febbraio 2022 “è stata un’invasione contraria al diritto internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite, ma non mi sembra che la Russia sia disposta a ritirarsi dai territori che sta occupando e penso che l’Ucraina auspica di poterli riconquistare”.
Today more than ever, in our divided world, building bridges is the only option.
My remarks upon receiving the Carlos V European Award on Tuesday in Spain. https://t.co/O6Tsp6jNXt
— António Guterres (@antonioguterres) May 9, 2023
Ma se per Guterres stanno così le cose, all’Onu che parte rimane da svolgere? Nonostante le difficoltà, egli sta facendo il possibile “per avere un dialogo con entrambe le parti per risolvere questioni concrete”, come le esportazioni di grano, cibo e fertilizzanti prodotti nei due paesi, che hanno innescato difficoltà economiche e di approvvigionamento per molti Paesi a livello globale.
Sempre nell’intervista “pessimista”, almeno Guterres ritiene “molto basso” il rischio di uso di armi nucleari. “L’iniziativa cinese è stata molto importante per sottolineare che l’escalation nucleare è inaccettabile”.

Al briefing giornaliero al Palazzo di Vetro i giornalisti non potevano mancare di chiedere conto delle dichiarazioni di Guterres in Europa. Così per primo è stato l’inviato della tv cinese a chiedere se le dichiarazioni di Guterres ad El Pais fossero troppo pessimiste. Significa che le Nazioni Unite non cercheranno alcun dialogo di pace prima dell’inizio di questa cosiddetta offensiva ucraina?
Il vice portavoce di Guterres, Farhan Haq ha risposto: “Cercheremo sempre di sostenere qualsiasi sforzo di pace se c’è un’apertura genuina per questo. E il Segretario generale ha chiarito a entrambi che lo farà e che perseguirà qualsiasi opzione genuina per la pace, ma allo stesso tempo, è stato molto onesto e schietto su ciò che pensa siano gli atteggiamenti delle parti e se esiste un clima favorevole agli sforzi di pace. …”
Domanda: Quindi crede che finora non ci sia ancora il clima perla pace?
Portavoce: Quello che ha detto a El País oggi è ciò in cui crede. SÌ.
A questo punto, doveroso il follow up. Così abbiamo chiesto perché il Segretario Generale trasmette questo pessimismo sul suo ruolo che, almeno secondo la Carta dell’ONU, dovrebbe essere, oltre a quello di prevenire i conflitti, di mediare la pace quando questi sono ormai in corso. Sembra quasi che il Segretario Generale intenda il suo ruolo solo come “passivo”, restare in attesa delle “condizioni per la pace”, invece di tentare in tutti i modi di cercarle, crearle e proporle ai contendenti le condizioni per la pace.
Haq ci ha replicato: “Beh, non voglio creare l’impressione che lo abbia fatto in modo passivo. Non è nostra intenzione e non è certo quello che ha fatto. Guterres è stato attivo e ha lavorato con le parti. Come sapete, ciò ha portato nell’ultimo anno a diversi progressi, sia che si tratti dell’evacuazione di persone dall’acciaieria di Azovstal o che si tratti dell’Iniziativa per i cereali del Mar Nero o dell’accordo sulle esportazioni russe. Ci sono state piccole incursioni in cui è stato in costante contatto con le parti, quindi è un processo attivo. Allo stesso tempo, il punto centrale della diplomazia è lavorare per trovare luoghi in cui poter fare progressi tra le parti. Il Segretario generale non sarà disonesto su dove esistono opportunità e dove non esistono, ed è stato molto chiaro al riguardo. Sta cercando di creare quante più opportunità possibili per se stesso e per le Nazioni Unite per raggiungere la pace, ma ti sta anche onestamente dando le sue valutazioni sul tipo di clima con cui abbiamo a che fare”.
Insomma “crudo realismo” quello del Segretario Generale, ma attendere le condizioni per la pace non rischia di far continuare chissà quanto ancora la guerra? Ma Guterres, delle proposte di pace che sono state avanzate finora, come quella della Cina, che opinione si è fatto?
Portavoce: “Sosteniamo qualsiasi sforzo utile da parte di paesi per andare avanti. Ma la valutazione del clima tra le parti da parte del segretario generale è quella che ha detto”.
La Carta dell’ONU prevede che il Segretario Generale, agisca per la risoluzione pacifica delle controversie, ma Guterres ci dice che la pace tra Russia e Ucraina per ora è impossibile.

Ma intanto in Spagna, nel discorso per il premio Carlo V, sGuterres afferma : “Dobbiamo lavorare per fare la pace e mantenerla, ogni giorno, instancabilmente In un mondo che si sta lacerando, dobbiamo sanare le divisioni, prevenire l’escalation e ascoltare le lamentele”. Sostenendo anche che la diplomazia deve sostituire il governo della pistola, agevolando la negoziazione, la mediazione, la conciliazione e l’arbitrato. Guterres quindi vede come fondamentale il ruolo delle donne nella leadership della diplomazia.
Dopo aver parlato anche di clima e diritti umani, nel giorno della Festa dell’Europa, Guterres ha concluso così il suo discorso: “riaffermiamo gli ideali di pace, giustizia e cooperazione internazionale. E insieme, difendiamo instancabilmente la dignità umana e i diritti umani, il dialogo e il rispetto reciproco”.
“Vorrei la pace ma ora non è matura” sembrerebbe la sintesi amara del discorso di Guterres con la sua intervista a El Pais .