Perché l’Italia è stata esclusa dall’importante incontro di Doha per l’Afghanistan organizzato dal Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres in cui due giorni fa hanno partecipato più di venti paesi? Si tratta forse di uno schiaffo diplomatico del Segretario Generale dell’ONU al governo Meloni? E perché mai?
Questi dubbi hanno cominciato a ronzare intorno al Palazzo di Vetro dopo che due giorni fa le Nazioni Unite hanno finalmente rilasciato la lista dei partecipanti al vertice tenuto fino a quel momento “molto riservato”. Con sorpresa, nell’elenco non era stato inserito alcun rappresentante dell’Italia. C’erano ad esempio i rappresentanti di Francia e Germania, ma l’Italia no. Forse non interessava al nostro paese la riunione su come cercare di cambiare il destino delle donne afghane? Non crediamo affatto.
Così, oggi, al briefing con il portavoce del Segretario Generale dell’ONU, abbiamo fatto domande sull’incontro che il Segretario Generale ha organizzato a Doha, chiedendo con che criterio fossero stati scelti i paesi che hanno partecipato. Chi è andato in Qatar era stato invitato dal Segretario Generale organizzatore dell’incontro? E perché il Guterres ha invitato alcuni paesi e altri no?
Il vice portavoce di Guterres, Farhan Haq ha risposto: “Abbiamo fornito l’elenco dei paesi”.
Certo, lo abbiamo letto. Come sono stati scelti?
Portavoce: “Fondamentalmente l’idea è che l’abbiamo organizzato tra paesi che avevano inviati che si occupavano specificamente dell’Afghanistan, e questa era una convocazione di tutti i vari inviati”.
Quindi vuol dire che il paese che non c’era è perché non ha un inviato specifico sull’Afghanistan?
Portavoce: “Come per ogni riunione, viene compilato un elenco di inviti e noi lo organizziamo. Ma in questo caso, l’obiettivo era assicurarsi che i paesi che hanno inviati internazionali che si occupano dell’Afghanistan fossero lì per coordinare i loro sforzi”.
Il problema, con la risposta del portavoce, è che anche l’Italia ha un inviato speciale per l’Afghanistan e si chiama Gianfranco Petruzzella.
Così, quando qualche ora dopo siamo tornati alla carica dal vice portavoce per chiedere perché l’Italia, avendo anche un inviato speciale per l’Afghanistan, non fosse stata invitata al vertice di Doha, Haq ha risposto: “L’Italia era inclusa con la partecipazione della UE”.
Ma allora perché c’era la Germania? Il criterio usato dal Segretario Generale dell’ONU Guterres per la partecipazione al vertice di Doha sull’Afghanistan resta finora un mistero. Anzi no. Comincia ad apparire sempre più come uno schiaffo diplomatico di Guterres al governo italiano. Bisogna allora capire perché.
AGGIORNAMENTO (4/MAGGIO/2023, 9:19 AM).
Farhan Haq, vice portavoce del Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres, questa mattina ci ha mandato la seguente email:
“Volevo aggiungere qualcosa a quanto ho detto ieri in merito agli inviti ai colloqui di Doha sull’Afghanistan.
Nell’inviare gli inviti, dovevamo mantenere un equilibrio regionale, compresi i donatori e l’organizzazione regionale, mantenendo un numero gestibile di riunioni. C’è stato anche il fattore del recente coinvolgimento politico, in termini di facilitazione dei colloqui politici.
Aggiungo che era presente l’Unione Europea, in rappresentanza di 27 stati membri”.