L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, era in queste ore in Italia per una visita che, dopo un incontro con papa Francesco in Vaticano, comprendeva anche incontri con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Al centro delle conversazioni col governo italiano, la politica dell’Italia ed europea sui rifugiati.
La premier Meloni ha confermato l’apprezzamento del suo governo per l’operato dell’Alto Commissariato in favore della protezione e del benessere dei rifugiati e ha sottolineato l’ottima collaborazione dell’UNHCR con l’Italia soprattutto in Libia e nel Sahel e nella realizzazione di corridoi umanitari.
Dal canto suo, Grandi in un tweet ha ringraziato Meloni per l’incontro, scrivendo che l’UNHCR considera l’Italia un partner molto importante su tutti i fronti del suo lavoro: risposte umanitarie alle crisi di rifugiati; accoglienza condivisa in Italia e in Europa; e ricerca di soluzioni a queste crisi.
È stato un onore poter ringraziare di persona il Presidente Mattarella per il suo sostegno forte e coerente all’impegno italiano in favore della solidarietà, della cooperazione internazionale e della ricerca della pace, tra sfide globali sempre più ardue e complesse.@Quirinale pic.twitter.com/3pQJzStHwJ
— Filippo Grandi (@FilippoGrandi) January 30, 2023
Ma al di là dei twit, quando si sono chiuse le porte ai fotografi, il tema spigoloso dei migranti economici – e come riconoscerli dai rifugiati, quasi mai operazione facile e immediata – era “l’elefante nella stanza” sempre presente negli incontri, così come altri nodi diplomatici da sciogliere restano le disposizioni italiane in materia di porti d’attracco delle navi delle Ong che recuperano migranti e rifugiati nel Mediterraneo.
Proprio sul punto rifugiati da distinguere con migranti, c’è stata la dichiarazione di Palazzo Chigi che dopo l’incontro con Grandi ha ribadito che il Presidente del Consiglio Meloni ha “la necessità di superare un approccio ideologico che confonde la legittima protezione da assicurare ai rifugiati con le politiche nei confronti dei migranti economici, confermando l’impegno del Governo affinché venga realizzata urgentemente una gestione europea dei flussi migratori che comprenda interventi strutturali e una collaborazione con i Paesi africani”.
Sempre secondo la nota di Palazzo Chigi, l’Alto Commissario Grandi ha ringraziato l’Italia per il costante sostegno assicurato all’UNHCR e ha condiviso l’importanza di assicurare una gestione europea dei flussi migratori con investimenti strategici in Africa. Sull’Ucraina, da dove Filippo Grandi è appena tornato da una visita, sono state condivise riflessioni sulla necessità di trovare al più presto una strada verso la pace per porre fine alle sofferenze della popolazione e procedere alla ricostruzione del Paese.
Drawing inspiration and strength from Pope Francis on the eve of his departure to DR Congo and South Sudan.
We spoke of cruel wars and the difficulty of peace, of solidarity and cooperation, of the 100 million refugees — and of not giving up. He surely does not.@Pontifex pic.twitter.com/Up5ZoFd6iR
— Filippo Grandi (@FilippoGrandi) January 30, 2023
Dall’incontro con Papa Francesco, Grandi ha detto di aver tratto ispirazione e forza alla vigilia della partenza del pontefice per la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan. “Abbiamo parlato di guerre crudeli e della difficoltà della pace, della solidarietà e della cooperazione, dei 100 milioni di profughi e del non arrendersi. Sicuramente mai”.