Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, venerdì ha condannato fermamente l’attacco terroristico a Gerusalemme da parte di un palestinese fuori da una sinagoga che ha provocato la morte di almeno sette israeliani e il ferimento di altri tre.
L’attacco terroristico è avvenuto nel distretto di Neve Yaakov. La polizia israeliana ha affermato che l’aggressore, identificato come un palestinese del campo profughi di Shu’fat nella Gerusalemme est occupata, è stato “neutralizzato” sul posto.
In una dichiarazione rilasciata dal suo portavoce, António Guterres ha espresso le sue più sentite condoglianze alle famiglie delle persone uccise e ha augurato una pronta guarigione per i feriti.
“È particolarmente aberrante che l’attacco sia avvenuto in un luogo di culto, e proprio il giorno in cui abbiamo commemorato la Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto“, afferma la dichiarazione del Segretario Generale dell’ONU. “Non ci sono mai scuse per gli atti di terrorismo. Devono essere chiaramente condannati e respinti da tutti”.
L’attacco di venerdì è seguito a una preoccupante escalation di violenza negli ultimi mesi e alla morte di nove palestinesi, militanti e diversi civili, avvenuta giovedì in un campo profughi nella città occupata di Jenin, in Cisgiordania, a seguito di un raid israeliano contro ciò che stavano detto era un gruppo attivo di militanti della Jihad islamica. I militanti palestinesi a Gaza hanno lanciato razzi contro Israele in risposta, che le forze israeliane hanno incontrato con attacchi aerei sull’enclave palestinese.
.@antonioguterres strongly condemns today’s terrorist attack by a Palestinian perpetrator outside a synagogue in Jerusalem.
There is never any excuse for acts of terrorism. They must be clearly condemned and rejected by all. 👇https://t.co/tM0Pap6ziG
— UN Spokesperson (@UN_Spokesperson) January 27, 2023
“Il segretario generale è profondamente preoccupato per l’attuale escalation di violenza in Israele e nel territorio palestinese occupato”, si legge nella dichiarazione. “Questo è il momento di esercitare la massima moderazione”.
Intanto il Consiglio di sicurezza dell’ONU si è riunito a porte chiuse per discutere dell’escalation della crisi venerdì sera a New York.
Anche l’Alto Rappresentante per l’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (UNAOC), Miguel Ángel Moratinos, che ha il compito di costruire ponti tra le fedi e combattere l’antisemitismo, ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna fermamente quello che ha descritto come un “orribile attacco terroristico” ai fedeli ebrei, dopo Venerdì Sabato preghiere. “L’Alto Rappresentante sottolinea che un crimine così atroce è ingiustificabile qualunque, ovunque e da chiunque sia stato commesso”, si legge nella dichiarazione di Moratinos.
Il massimo funzionario delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, aveva dichiarato giovedì di essere “profondamente allarmato e rattristato” per il continuo ciclo di violenze nella Cisgiordania occupata, dopo che nove palestinesi erano stati uccisi durante un raid militare israeliano. Wennesland ha descritto le morti – durante un intenso scontro a fuoco in un campo profughi nella città di Jenin – che includeva militanti e, secondo quanto riferito, una donna anziana, come un altro “brutto esempio” dell’escalation della violenza.