Le Nazioni Unite aprono a Bologna un nuovo distaccamento della loro Università, che ha la sede centrale a Tokyo. L’Università di Bologna ha vinto la sua candidatura per ospitare un nuovo Istituto della United Nations University (UNU), l’ateneo delle Nazioni Unite. Il progetto andrebbe ad inserirsi nel ricco ecosistema del Tecnopolo bolognese, che già ospiterà la nuova sede del Data center del Centro meteo europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), la sede dell’Agenzia Italia Meteo e il supercomputer europeo Leonardo.
Il nuovo tecnopolo si troverà nella zona dell’ex Manifattura Tabacchi, un’area già sede del centro nazionale per il supercalcolo. Sono previsti 800 milioni di euro di investimenti. L’istituto bolognese della UNU avrà un focus sull’utilizzo dei big data e dell’intelligenza artificiale per studiare in che modo il cambiamento climatico modifica gli habitat umani. In particolare, è prevista un’attenzione specifica per i complessi problemi e le trasformazioni sociali, economiche e culturali, tra cui l’urbanizzazione, le migrazioni internazionali e interne, le sfide e le opportunità sociali ed economiche generate dall’innovazione tecnologica. Questo nuovo Istituto accademico dell’ONU a Bologna rientra nelle strategie per centrare gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile entro il 2030.
La United Nations University è nata nel 1973 con una sede in Giappone, ma è presente con diversi istituti tematici in tutto il mondo. L’obiettivo della sua azione è contribuire, attraverso la ricerca e l’istruzione, agli sforzi per risolvere i principali problemi globali e supportare così lo sviluppo e il benessere del genere umano. Nello svolgimento di questa missione, l’UNU collabora con le principali università e istituti di ricerca negli stati membri dell’ONU, creando connessioni tra la comunità accademica internazionale e il sistema delle Nazioni Unite.