Con l’aggravarsi degli impatti del riscaldamento climatico in tutto il mondo, gli Stati sono chiamati ad aumentare drasticamente i finanziamenti e le iniziative per aiutare le popolazioni più vulnerabili ad adattarsi alla tempesta climatica. A indicarlo è un report del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) pubblicato martedì.
L’Adaptation Gap Report 2022, rilasciato a pochi giorni dall’inizio della COP27 sul clima che inizierà il 6 novembre a Sharm El-Sheikh, rileva che gli sforzi globali per pianificare, finanziare e attuare programmi che aiutino le nazioni più esposte a tenere il passo con i crescenti rischi climatici sono largamente insufficienti.
Tra i fenomeni che hanno destato maggiore preoccupazione e allarme tra gli esperti c’è la siccità pluriennale nel Corno d’Africa, inondazioni storicamente inusitate in Asia meridionale e un caldo estivo estremo nell’emisfero settentrionale – in un contesto in cui l’aumento della temperatura rispetto ai livelli preindustriali è “solamente” di 1,1°C rispetto ai 1,5° C previsti alla fine del secolo.

“L’esigenza di adattamento nei Paesi in via di sviluppo è destinata a incrementare fino a 340 miliardi di dollari all’anno entro il 2030. Ma oggi il sostegno all’adattamento è meno di un decimo di questa cifra. A pagarne le conseguenze sono le persone e le comunità più vulnerabili. È inaccettabile”, ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.
“L’adeguamento deve essere trattato con una serietà che rifletta l’uguale dignità di tutti i membri della famiglia umana. È tempo di rivedere globalmente l’adattamento climatico che metta da parte le scuse e prenda in mano la cassetta degli attrezzi per risolvere i problemi”, ha aggiunto il capo ONU.