Ormai al Palazzo di Vetro dell’ONU la “Seconda guerra fredda” si combatte su ogni dichiarazione tra la Russia e gli Stati Uniti, quest’ultimi supportati dai suoi due alleati membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, mentre la Cina resta formalmente “neutrale” ma con una maggiore propensione a non danneggiare le posizioni di Mosca.
Mercoledì gli Stati Uniti, insieme al Regno Unito e alla Francia, hanno chiesto un briefing di esperti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulle recenti prove da loro accumulate che la Russia si sarebbe procurata illegalmente missili UAV iraniani che starebbe usando nella guerra contro l’Ucraina. Per gli USA e i suoi alleati, questi droni UAV sono stati trasferiti dall’Iran alla Russia in aperta violazione delle disposizioni della risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
“Prevediamo che questa sarà la prima di molte conversazioni all’ONU su come ritenere l’Iran e la Russia responsabili per il mancato rispetto degli obblighi imposti dal Consiglio di sicurezza dell’ONU” ha detto il portavoce della missione USA all’ONU Nate Evans.
“Come è stato sottolineato durante l’incontro di oggi” ha continuato Evans, “ci sono ampie prove che la Russia stia utilizzando UAV di fabbricazione iraniana in attacchi crudeli e deliberati contro il popolo ucraino, compresi i civili e le infrastrutture civili critiche. Procurandosi queste armi in violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Russia continua a violare il diritto internazionale nel perseguimento di una guerra insensata e brutale contro l’Ucraina”.
L’ambasciatore iraniano al Palazzo di Vetro, Amir Saeid Iravani, subito dopo la consultazione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza richiesta dagli Usa, si è presentato davanti al microfono dello stake out per leggere una dichiarazione, senza però rispondere alle domande dei giornalisti (video sopra).
Il rappresentante iraniano delle Nazioni Unite ha negato aspramente le accuse occidentali secondo cui Teheran avrebbe fornito a Mosca una flotta di droni da utilizzare in Ucraina. “La Repubblica islamica dell’Iran ha preso una posizione chiara e coerente sulla situazione in Ucraina che è stata pronunciata dall’inizio del conflitto”, ha detto ai giornalisti l’ambasciatore iraniano. “L’Iran ha costantemente sostenuto la pace e l’immediata fine del conflitto in Ucraina”, ha affermato Iravani, aggiungendo che le affermazioni sono “prive di fondamento” e ha detto che l’Occidente stava organizzando una campagna di disinformazione contro il suo paese.
Quando un rappresentate della Russia all’ONU, il vice ambasciatore Dmitry Polyanskiy, è apparso dopo la riunione del Consiglio di Sicurezza davanti al giornalisti, ha accusato gli USA, UK, Francia di aver ancora una volta manipolato i fatti e di cercare di distogliere l’attenzione dalle loro colpe per la situazione in Ucraina. Il contenuto della sua dichiarazione è risultato ancora più minaccioso nei confronti di una indagine ONU sulla provenienza dei droni usati dalla Russia. Polyanskiy ha insistito sul fatto che le armi erano state fabbricate in Russia e ha condannato “accuse infondate e teorie del complotto”. Il diplomatico russo ha avvertito il Segretario Generale Antonio Guterres e il suo staff ad “astenersi dall’impegnarsi in qualsiasi indagine illegittima. Altrimenti, dovremo rivalutare la nostra collaborazione con loro, il che non è nell’interesse di nessuno”, ha detto ai giornalisti. Quando gli è stato chiesto perché non lasciare gli ispettori ONU indagare così da poter “provare” che i missili non sono iraniani, senza mai cambiare espressione nel suo sguardo imperturbabile, Polyanskiy ha replicato: “Perché non hanno un mandato per farlo, non c’è una comitato delle sanzioni che lo ha deciso. A chi dovremmo dare l’autorizzazione se non c’è un comitato delle sanzioni che lo ha deciso? Sarebbe non professionale”.