Martedì l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, UNHCR, ha annunciato che l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel è stata nominata vincitrice del prestigioso Nansen Award, per aver offerto un tetto a oltre 1,2 milioni di rifugiati e richiedenti asilo in fuga dalle violenze al culmine del conflitto siriano.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi ha elogiato la Merkel per aver mostrato “grande coraggio morale e politico” nell’aiutare tanti a sopravvivere e ricostruire le loro vite, dopo che erano stati costretti a fuggire dai brutali combattimenti in Siria.
La tedesca, che ha guidato il suo Paese per 16 anni dimettendosi l’anno scorso, ha accolto i disperati siriani al culmine del conflitto nel 2015 e nel 2016, quando altri Paesi gli stavano voltando le spalle. A quel tempo, ha descritto la situazione come una “messa alla prova dei nostri valori europei come raramente prima”. “Non era né più né meno che un imperativo umanitario”, disse all’epoca Merkel, che ha invitato i suoi compatrioti a rifiutare il nazionalismo divisivo, esortandoli invece a essere “sicuri di sé e liberi, compassionevoli e di mentalità aperta”.
Il capo dell’UNHCR Grandi ha elogiato la determinazione dell’ex Cancelliera a proteggere i richiedenti asilo e a difendere i diritti umani, i principi umanitari e il diritto internazionale. “E’ stata una vera leader, che faceva appello alla nostra comune umanità, che resisteva fermamente contro coloro che predicavano la paura e la discriminazione”, ha detto Grandi. “Ha mostrato cosa si può ottenere quando i politici intraprendono la giusta linea di condotta e lavorano per trovare soluzioni alle sfide del mondo piuttosto che trasferire semplicemente la responsabilità agli altri”.

Ogni anno, il Premio Nansen per i rifugiati dell’UNHCR – intitolato all’esploratore, scienziato, diplomatico norvegese e primo Alto Commissario per i Rifugiati Fridtjof Nansen – viene assegnato a un individuo, un gruppo o un’organizzazione che è andato ben oltre il dovere di proteggere i rifugiati, sfollati interni o apolidi.
Il comitato di selezione ha riconosciuto la “leadership, il coraggio e la compassione della Merkel nel garantire la protezione di centinaia di migliaia di persone disperate” nonché i suoi sforzi per trovare “soluzioni praticabili a lungo termine” per coloro che cercano sicurezza. Oltre a proteggere coloro che sono costretti a fuggire da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani, l’ex cancelliera è stata la forza trainante degli sforzi collettivi della Germania per accoglierli e aiutarli a integrarsi nella società, attraverso programmi di istruzione e formazione, programmi di occupazione e integrazione nel mercato del lavoro.

Ha anche guidato l’espansione del programma di reinsediamento dei rifugiati della Germania ed è stata determinante nel garantire la crescita del paese come partner umanitario sostanziale, affidabile e attivo, anche nelle operazioni per i rifugiati in tutto il mondo, ha affermato il comitato del premio. Sia le sue politiche che le sue dichiarazioni pubbliche sono state forze positive nei dibattiti europei e globali sulle questioni dell’asilo e della gestione degli sfollamenti forzati.
Angela Merkel e i vincitori regionali riceveranno i loro riconoscimenti il 10 ottobre durante una cerimonia a Ginevra. Quest’anno segna un secolo da quando Nansen ha ricevuto nel 1922 il Premio Nobel per la Pace per il rimpatrio dei prigionieri di guerra e la protezione di milioni di rifugiati sfollati a causa del conflitto. Sono passati anche 100 anni dalla creazione del passaporto Nansen, un documento di identità per i rifugiati che consente ai titolari di attraversare i confini in cerca di lavoro.