L’ambasciata ungherese, quella monegasca e quella del Qatar presso le Nazioni Unite hanno presentato ad un’incuriosita platea il Teqball, uno sport con la palla che si gioca su un tavolo curvo, combinando elementi di calcio e ping pong.
In occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace le ambasciatrici Zsuzsanna Horváth (Ungheria), Isabelle Picco (Monaco) e Alya Ahmed Saif Al Thani (Qatar), hanno ricordato il ruolo centrale dell’Onu nel portare avanti, in collaborazione con gli Stati membri, il contrasto alle discriminazioni, lo smantellamento degli stereotipi e la promozione della tolleranza e del rispetto, elementi fondamentale per costruire un clima di pace inclusivo e duraturo.
Lo sport svolge un ruolo chiave nell’incrementare la salute fisica, mentale, il benessere, l’istruzione e l’inclusione sociale, ispirando e responsabilizzando gli individui e le comunità, compresi i bambini, le donne, le persone con disabilità e gli emarginati.

Il Teqball, nato nel 2017, conta oggi 135 Federazioni Nazionali in tutto il mondo e permette, con i suoi valori di rispetto, integrità, passione, inclusione e ambizione, che in qualsiasi contesto possa essere praticato. Si può giocare all’aperto, al chiuso, nei campi profughi e in contesti umanitari. È uno sport in rapida crescita, che ha l’obiettivo di essere riconosciuto come disciplina ufficiale ai Giochi Olimpici Estivi e Paralimpici di Los Angeles 2028.
Il programma Table for Peace, lanciato da FITEQ, mira a sostenere le comunità in contesti postbellici e situazioni vulnerabili in tutto il mondo. I tavoli Teq donati dalla Federazione, in collaborazione con partner locali, consentono ai giovani di impegnarsi in attività sportive, offrendo una via di fuga dalle sfide quotidiane che sono costretti ad affrontare e insegnando loro abilità trasferibili e valori chiave come il gioco di squadra, l’inclusività e la lealtà. Attualmente, i Tables for Peace sono stati allestiti nei campi profughi presenti in Giordania e Gibuti.