Il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres ha incaricato il coordinatore umanitario Martin Griffiths di esplorare soluzioni nuove per proclamare immediatamente il cessate il fuoco.
“Cerchiamo di essere chiari, la soluzione a questa tragedia è politica – ha detto Guterres – faccio appello ad un cessate il fuoco umanitario immediato per consentire il progresso di seri negoziati politici, volti a raggiungere un accordo di pace basato sui principi della Carta Onu”.
Guterres ha poi precisato che “la cessazione delle ostilità consentirà la consegna degli aiuti umanitari essenziali e consentirà ai civili di muoversi in sicurezza, salverà vite e proteggerà i civili. Spero che un cessate il fuoco aiuterà anche ad affrontare le conseguenze globali di questa guerra che rischiano di aggravare la profonda crisi della fame in molti paesi in via di sviluppo i quali gia’ non dispongono di spazio fiscale per investire nella ripresa dalla pandemia e che ora devono far fronte all’aumento dei costi alimentari ed energetici”.
Le Nazioni Unite, ha spiegato, “stanno facendo tutto il possibile per sostenere le persone le cui vite sono state sconvolte dalla guerra. Nell’ultimo mese oltre al sostegno ai paesi di accoglienza dei rifugiati le nostre agenzie umanitarie e i loro partner hanno raggiunto quasi 900.000 persone, principalmente nell’Ucraina orientale, con cibo, riparo, coperte, medicine, acqua in bottiglia e forniture per l’igiene. Ora ci sono più di 1.000 dipendenti Onu nel paese che lavorano attraverso 8 hub umanitari a Dnipro, Vinnytsia, Lviv, Uzhorod, Chernivitzi, Mukachevo, Luhansk e Donetsk”.
“Penso – ha aggiunto – che abbiamo bisogno di una de-escalation sia militare sia retorica”. Il riferimento è alle parole usate dal presidente americano Joe Biden, che ha invocato, in modo indiretto, un cambio di regime a Mosca. “Abbiamo migliaia di vittime – ha spiegato Guterres – milioni di persone in fuga, stiamo assistendo alla sistematica distruzione delle infrastrutture. Tutto questo deve finire”