Il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha tenuto giovedì un discorso all’Assemblea Generale in cui ha fissato i problemi più importanti da affrontare per il 2021.
“Il 2020 ci ha portato tragedie e pericoli. Il 2021 deve essere l’anno in cui si cambia marcia e si rimette il mondo sulla strada giusta” ha detto parlando dal podio dell’Assemblea invece che, come è ormai costretto da 10 mesi, da un video. “Dobbiamo abbandonare la morte per la salute, il disastro per la ricostruzione, la disperazione per la speranza; dobbiamo passare dalla routine nel fare business alla sua trasformazione”.
All’AG dell’ONU ha praticamente detto che i disastri della pandemia che ha causato già più di due milioni di morti e fatto perdere 500 milioni di posti di lavoro, devono portare a un “reset globale” e quindi per esprimere comunque il suo ottimismo sul futuro ha usato in latino:”Possiamo passare dall’ annus horribilis a trasformarlo in ‘annus possibilitatis’, un anno di possibilità e speranza”.

Il Segretario Generale ha ribadito quanto sia importante la distribuzione del vaccino nei paesi più poveri e che la vittoria contro la pandemia non potrà che avvenire con un sforzo globale in cui distribuzione e aiuto economico vadano di pari passo. “Ci sarà soltanto un vincitore nel mondo di chi ha il vaccino e chi non lo ha: il virus stesso”.
Per Guterres nell’anno del “reset” si dovrà quindi ricostruire una economia finalmente sostenibile per l’ambiente: “La ripresa deve essere sostenibile, abbracciando l’energia rinnovabile con strutture non inquinanti”.
Guterres ha messo anche in guardia dal neo-nazismo e razzismo, che sono facilitati dall’emergere della estrema povertà, e da come la pandemia abbia peggiorato l’ineguaglianza e l’ingiustizia. Così come i diritti umani si trovano sotto attacco, con donne, bambine, minoranze e persone LGBTI che soffrono la discriminazione e la violenza. Per Guterres, l’Onu dovrà continuare nel suo ruolo in difesa della tolleranza: “Dobbiamo alzarci tutti contro il riemergere del neo-Nazismo e il suprematismo bianco” ha detto il Segretario Generale, aggiungendo: “Le Nazioni Unite non sterzeranno mai dal loro impegno a combattere il razzismo e la discriminazione. Non c’è posto per il razzismo dentro questa organizzazione, e continueremo la nostra lotta per estirparlo”.
Dopo l’incontro all’Assemblea Generale, Guterres ha incontrato i giornalisti e lì ha proseguito sullo stesso solco.
“Il mio messaggio di oggi per il 2021 è un messaggio di speranza e determinazione. Speranza, perché credo sia possibile invertire la rotta e mettere il mondo sulla strada giusta. Determinazione, poiché tutti dobbiamo fare tutto il possibile per realizzarlo”.
Guterres ha detto che quello che abbiamo appena vissuto “è stato l’anno più difficile della mia vita”.
Ha ricordato come coloro le cui possibilità di vita erano già state ridotte dalla disuguaglianza e dall’ingiustizia, basate su reddito, razza, sesso e altre forme di discriminazione, stanno soffrendo maggiormente a causa dell’impatto di Covid-19.
E poi ha tenuto ha ricordare un dato drammatico, e ciò che il rapporto di questa settimana di Oxfam ha rilevato che il denaro accumulato dai dieci miliardari più ricchi del mondo durante la crisi sarebbe più che sufficiente per impedire a chiunque di cadere in povertà a causa della pandemia e potrebbe anche pagare i vaccini antiCovid-19 per tutti!
“Se non riusciamo a invertire questo trend di disuguaglianza, seminiamo pericolosi semi di discordia, disunione e divisione per il futuro”.
Guterres ha affermato come “la fame e la povertà aumentano per la prima volta da decenni. I diritti delle donne stanno andando a rotoli. Centinaia di milioni di bambini stanno perdendo l’istruzione. I diritti umani sono sotto attacco. La disuguaglianza è a livelli osceni”. Per poi puntare il dito contro l’evitabile impreparazione del mondo: “La crisi globale innescata da Covid-19… era prevedibile e infatti prevista. È un sintomo di negligenza. Una crisi era in arrivo, ma il mondo non era preparato”.
Eppure, come aveva già detto all’Assemblea Generale, “la crisi provoca il cambiamento e la nostra sfida durante questo anno decisivo è assicurarci che il cambiamento sia sufficientemente profondo”. Appunto un anno di “reset”.
Quando sono arrivate le domande dei giornalisti, ci sono state anche quelle su cosa Guterres si aspetti con l’arrivo della nuova amministrazione Biden alle Nazioni Unite, soprattuto riguardo ai rapporti con la Cina. Guterres qui è sembrato in difficoltà quando ha cercato di tenere una posizione equidistante, dopo che gli è stato ricordato che Biden confermerà, come Trump, l’accusa alla Cina di genocidio nei confronti della popolazione degli Uiguri. Ovviamente per essere confermato al secondo mandato, il Segretario Generale avrà bisogno del sostegno di tutte le grandi potenze del Consiglio di Sicurezza.
Guterres riceve il vaccino in una scuola del Bronx
