Il 30 settembre, a margine della 75° Assemblea generale dell’ONU, si è tenuto il Summit delle Nazioni Unite sulla Biodiversità ed è stato aperto dal Presidente dell’Assemblea generale, Volkan Bozkir, che ha affermato: “la nostra esistenza su questo pianeta dipende interamente dalla nostra capacità di proteggere il mondo naturale che ci circonda”.
Al summit, organizzato dal WWF, hanno partecipato leader mondiali, attivisti e alti funzionari delle Nazioni Unite e hanno chiesto un’azione urgente per contribuire a garantire uno sviluppo sostenibile per tutti.

“Non stiamo facendo un ottimo lavoro per proteggere la natura”
Il cambiamento climatico e la distruzione dell’ambiente naturale sollevano grande preoccupazione. Il presidente GA Volkan Bozkir ha avvertito che per salvare la vita del pianeta abbiamo bisogno di molta più ambizione e azione. Investire nella natura significa investire in un futuro sostenibile. La pandemia di Covid-19 offre l’opportunità di guardare avanti per costruire un nuovo mondo, più inclusivo, che metta al centro le persone e il pianeta.
Nonostante l’importanza della biodiversità, “non stiamo facendo un ottimo lavoro per proteggere la natura”: 13 milioni di ettari di foresta vengono persi ogni anno e un milione di specie è a rischio di estinzione. Volkan Bozkir, Presidente dell’Assemblea generale, ha ricordato anche che a rischio ci sono la sicurezza alimentare, l’approvvigionamento idrico, i mezzi di sussistenza e la nostra capacità di combattere le malattie e affrontare eventi estremi.

In un momento in cui la salute collettiva è al primo posto, Volkan Bozkir, Presidente dell’Assemblea generale, ha sottolineato il legame tra assistenza sanitaria e biodiversità: 4 miliardi di persone dipendono di medicine per la loro salute e il 70% dei farmaci usati per i trattamenti contro il cancro proviene dalla natura. Una cattiva gestione dell’ambiente sta mettendo a rischio la salute, poiché la maggior parte delle malattie infettive, incluso il Covid-19, ha avuto origine da popolazioni animali; una minaccia di cui gli scienziati avvertono da decenni.
Il presidente GA Volkan Bozkir ha ribadito le richieste di una “ripresa verde” che affronti queste preoccupazioni e porti a un mondo più sostenibile e resiliente che inoltre, aiuterebbe a sbloccare circa 10 trilioni di dollari in opportunità di business, creare 395 milioni di posti di lavoro entro il 2030 e incoraggiare un’economia più verde.

“L’umanità è capace di incredibili imprese scientifiche e ingegneristiche, di profonda compassione e considerazione” ha detto speranzoso il presidente GA Volkan Bozkir. Tuttavia, la trasformazione necessaria, “richiederà sforzi per mobilitare finanziamenti pubblici e privati” e “volontà politica e leadership, per creare leggi e regolamenti a favore della natura”.
“L’umanità sta dichiarando guerra alla natura”
“L’umanità sta dichiarando guerra alla natura” ha affermato il Segretario generale Antonio Guterres.
La deforestazione, il cambiamento climatico e la conversione di aree selvagge per la produzione di cibo umano stanno distruggendo la rete della vita della Terra: “noi siamo parte di quella fragile rete e abbiamo bisogno che sia sana, così noi e le generazioni future possiamo prosperare”.
Uno degli obiettivi di questo vertice è garantire una maggiore ambizione per la biodiversità: nonostante i ripetuti impegni, gli sforzi non sono stati sufficienti per raggiungere nessuno degli obiettivi globali di biodiversità fissati per il 2020.
“Vivendo in armonia con la natura si possono evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico, a beneficio delle persone e del pianeta”. Antonio Guterres, Segretario Generale dell’ONU, ha osservato che foreste, oceani ed ecosistemi intatti sono efficaci pozzi di assorbimento del carbonio, ad esempio, e zone umide sane mitigano le inondazioni. “Il sistema attuale è orientato alla distruzione, non alla conservazione, ma investire nella natura proteggerebbe la biodiversità e migliorerebbe l’azione per il clima, la salute umana e la sicurezza alimentare”.

“L’Italia sostiene l’azione per la biodiversità”
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte all’ONU, ha detto che “l’Italia sostiene l’azione per la biodiversità”.
“Senza biodiversità la salute del Pianeta è a rischio: non c’è più tempo, occorre cambiare rotta. La presidenza italiana del G20 e la nostra partnership con il Regno Unito per la COP26 nel 2021 muovono in questa direzione: la natura al centro dell’agenda politica”.
“All’interno dell’Unione europea, l’adozione della ‘Strategia europea per la biodiversità 2030’ mira ad espandere la superficie delle aree protette e lavora per garantire che tutti gli ecosistemi siano ripristinati, resilienti e protetti. Inoltre, l’Italia sta lavorando con l’UNESCO per promuovere una rete globale di esperti ambientali per fornire assistenza gratuita e rafforzamento delle capacità nella gestione delle aree naturali riconosciute dall’Unesco in tutto il mondo. Un approccio scientifico e cooperativo basato sulla solidarietà globale deve guidare i nostri sforzi per invertire la situazione attuale”.

“La natura sta reagendo”
“La natura sta reagendo”, ha detto Munir Akram, il capo del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) ha seguito il Segretario generale, facendo eco a molti degli argomenti trattati da Guterres e Bozkir. “La domanda di energia e materie prime è cresciuta con la popolazione, danneggiando l’ambiente” e ha avvertito che gli impatti della perdita di biodiversità saranno devastanti come il cambiamento climatico: “le mascherine potrebbero essere un aspetto permanente della nostra esistenza”.
La volontà politica è fondamentale per ottenere il cambiamento, e può essere mobilitata attraverso eventi come il Summit.
Al Summit sulla Biodiversità ha parlato anche il presidente cinese Xi Jinping. Il prossimo anno a Kunming, in Cina, si svolgerà la COP15 sulla Diversità Biologica, dunque sarà necessario che i governi sposino un obiettivo al 2030 “nature positive”, per un “mondo con più Natura”.