Il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-moon ha definito il conflitto in Siria che ormai si trascina da quattro anni, come un "vergognoso simbolo delle divisioni e dei fallimenti delle comunità internazionale" e ha esortato il Consiglio di Sicurezza ad approvare una soluzione comune che risulti soddisfacente per tutte le parti in causa.
Il 28 marzo scorso, il Segretario Generale ha incaricato l'Inviato Speciale per la Siria Staffan de Mistura di intensificare gli sforzi per trovare una soluzione politica alla crisi rifacendosi in particolare al cosiddetto Geneva Communiqué, un documento adottato dopo la prima conferenza di pace sulla crisi siriana del 2012 e approvato successivamente dal Consiglio di Sicurezza.
Il documento delinea la creazione di un governo transitorio di conciliazione nazionale che comprenda, oltre al partito dell'attuale presidente Assad, anche rappresentanti dei vari fronti di opposizione.
Dopo una lunga serie di consultazioni con le parti in causa, Staffan de Mistura é riuscito ad elaborare una soluzione "praticabile" secondo la definizione dello stesso Segretario Generale e che Mr. de Mistura ha presentato personalmente mercoledi mattina ai quindici membri del Consiglio di Sicurezza.
La presentazione di de Mistura é avvenuta a ridosso di un altro discorso tenuto di fronte al Consiglio dal Segretario per gli Affari Umanitari delle Nazioni Unite, Stephen O'Brien, che ha descritto la situazione sul territorio siriano come "disperata".
Nel corso della sua presentazione, Staffan de Mistura ha auspicato che alla fase di consultazione segua ora un lavoro di approfondimento da parte delle varie fazioni siriane che conduca ad una soluzione che non sia elaborata al di fuori dei confini del paese ma che sia il prodotto di un accordo nazionale interno.
"L'architettura fondamentale dell'accordo dovrebbe condurre anche ad un governo di transizione – ha dichiarato de Mistura di fronte ai rappresentanti dei quindici stati del Consiglio – Nonché all'elaborazione di una nuova carta costituzionale".
Secondo de Mistura il sostegno del Consiglio di Sicurezza risulterà fondamentale per convincere tutte le parti in causa a partecipare costruttivamente a questo processo.
Nel corso del conflitto, la popolazione civile siriana é stata sottoposta ad un ampia gamma di atrocità: dall'uso di armi chimiche a quello di bombe a grappolo per non parlare degli abusi perpetrati dalle nuove fazioni fondamentaliste come ISIS e Al Nusra che si sono inserite nel vuoto di potere che la guerra civile ha creato in vaste aree del paese.
"La Siria rappresenta al momento la più grave crisi umanitaria al mondo – ha aggiunto Ban Ki-moon – Almeno duecentocinquantamila persone sono state uccise e quasi la metà della popolazione del paese é stata costretta ad abbandonare le proprie case. I paesi confinanti come la Turchia, il Libano, la Giordania e l'Irak, sono stati invasi da un vero e proprio esodo di profughi siriani mentre altri tentano disperatamente di raggiungere l'Europa a bordo di imbarcazioni di fortuna che si trasformano troppo spesso in trappole mortali. Al momento – ha concluso Mr. Ban – l'ostacolo piú grande ad una possibile risoluzione della crisi resta la creazione di un governo di unità nazionale che includa tutti i contendenti nel conflitto. Le Nazioni Unite si impegnano a continuare ogni sforzo diplomatico, inclusa la convocazione di una conferenza internazionale con tutte le parti in causa".