Il drammatico aumento nel flusso di immigrati e di rifugiati politici che tentano di attraversare il Mediterraneo ogni anno per raggiungere l'Italia e l'Europa ha causato una crisi globale che richiede una risposta umanitaria globale ha dichiarato oggi il Relatore Speciale dell'agenzia ONU per i Diritti Umani (OHCHR) François Crépeau.
"Questa situazione richiede un nuovo approccio strategico da parte dell'Unione Europea e della comunitá internazionale" ha aggiunto Crépeau secondo un comunicato rilasciato dall'Ufficio dell'Alta Commissione per i Diritti Umani e che ha coinciso col ritorno dal suo secondo viaggio in Italia dopo quello esplorativo del 2012.
Il funzionario delle Nazioni Unite ha elogiato gli sforzi compiuti dall'Italia attraverso l'operazione Mare Nostrum e ha esortato l'Unione Europea e l'intera comunitá internazionale a "considerare azioni immediate come qulla di sostenere l'Italia nell'organizzazione di una robusta operazione di ricerca e soccorso nelle acque del Mediterraneo e di allestire un programma di rilocalizzazione dei rifugiati".
L'operazione Mare Nostrum, iniziata dal governo italiano nel 2013 tende a mitigare il problema degli sbarchi clandestini e dei numerosi naufragi che mietono migliaia di vittime ogni anno intorno all'isola di Lampedusa.
"Solo nel 2014 l'Italia ha salvato la vita di oltre centocinquantamila persone tra le quali molti bambini e donne incinte – ha dichiarato François Crépeau il quale ha aggiunto che – Senza questo immane sforzo da parte dell'Italia queste persone sarebbero morte".
"E tuttavia, l'Italia ha fatto tutto questo senza alcuna assistenza finanziaria o umanitaria da parte del resto d'Europa da dove invece sono spesso piovute critiche".
"In questo – ha aggiunto Crépeau – il governo italiano é stato coraggioso nella sua risposta a questa crisi umanitaria non solo perché ha fatto tutto da solo ma perché lo ha fatto sottostando al criticismo esterno, proveniente dagli altri partners europei, ed interno dalla sua stessa opnione pubblica perplessa dall'impegno di dover spendere una media di nove milioni di euro al mese per Mare Nostrum in un periodo di difficoltá economiche e di alta disoccupazione come quello attuale".
Il Relatore ha fatto notare inoltre che la grande maggioranza di questi profughi tentano disperatamente di sottrarsi alle condizioni di violenza, di guerra e di malgoverno che affliggono i loro paesi di origine e che tentano di raggiungere le sponde dell'Europa anche a costo di rischiare la morte a mare per sé e per i propri cari.
L'operazione italiana Mare Nostrum si avvia alla conclusione per l'esaurimento dei fondi e per la mancanza di sostegno da parte degli altri paesi europei. Mare Nostrum si appresta ad essere sostituita dall'iniziativa europea Triton gestita dall'agenzia di confine europeo Frontex.
"Il timore tuttavia é che la prossima estate migliaia di persone moriranno per l'inazione dell'Europa" ha dichiarato François Crépeau riferendosi al fatto che l'operazione Frontex é molto piú limitata rispetto a Mare Nostrum e aggiungendo che "l'Europa dovrebbe intensificare l'ambito delle sue operazioni di soccorso, facilitare il ricongiungimento dei membri di famiglia e dividere equamente il numero di profughi tra tutti i paesi dell'Unione".
Ma il funzionario dell'ONU ha avuto suggerimenti anche per l'Italia esortando il governo a semplificare le pratiche per la richiesta di asilo politico e di garantire maggiori protezioni per i minori che giungono nella penisola senza l'accompagnamento di adulti.
Il Relatore Speciale inoltre ha avuto parole dure nei confronti delle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di persone tra l'Africa e l'Europa sostenendo che queste stesse organizzazioni "sono difficili da sconfiggere perché il loro successo si basa proprio sull'aggiramento delle barriere politiche restrittive in materia di immigrazione adottate da molti paesi dell'Unione" e consigliando invece una maggiore mobilitá ed apertura, seppur regolamentate, di queste normative.
Nel corso del suo viaggio italiano, François Crépeau si é incontrato con responsabili del governo per i controllo delle frontiere, con funzionari di organizzazioni internazionali e con membri di associazioni di immigrati.
Un rapporto finale sulla gestione dei confini europei e dei flussi migratori sará presentato al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite nel giugno del 2015. Nel frattempo, Mr. Crépeau ha sottolineato che "Malgrado l'intrattabilitá di questo problema, nessuno puó dimenticare che queste masse di migranti sono formate da esseri umani che hanno diritto a vivere una vita prospera e felice come tutti noi".